Matteo Salvini chiude al Pd e apre al Movimento 5 Stelle. Lo dall'associazione stampa estera, stessa sede scelta ieri per la conferenza stampa di Luigi Di Maio.

"Fatta esclusione per il Pd, tutti gli scenari di governo sono possibili", ha dichiarato il leader leghista. "Stiamo lavorando per dare a questo Paese un governo che parta dal programma del centrodestra, che è aperto a contributi e proposte, ma non stravolgimenti".

"Non ho la smania di fare il presidente del Consiglio: abbiamo un programma, e chiunque venga al governo con noi deve impegnarsi a cancellare la legge Fornero, a ridurre le tasse al 15% e a rendere l'Italia più federale e meno burocratica", ha rimarcato Salvini, spiegando che "non ci sono pregiudizi di partenza su nomi e ruoli".

"Oggi cercherò Di Maio al telefono, e anche Marina", ha aggiunto il leader della Lega, che vuole sondare le forze politiche sulle presidenze di Camera e Senato.

Poi, sulle differenze dai 5 Stelle: "C'è una diversità culturale di fondo. Noi vogliamo coltivare il lavoro mentre, a quanto capisco leggendo, la loro proposta si fonda più sull'assistenza che sullo sviluppo. Poi bisogna vedere cosa accade quando dalle parole si passa ai fatti: vedremo se c'è un'idea comune anche di sviluppo che si fondi sulla produzione".

Vuole un governo "con una solida maggioranza politica", e non sul recupero di "questo o quel transfuga".

E proprio un accordo tra Lega e 5 Stelle è quello che garantirebbe al governo una solida maggioranza parlamentare.

Sempre che alcuni leghisti, quelli legati a Maroni ad esempio, non si sfilino da Salvini per andare tra le braccia di Silvio Berlusconi. Il quale, mentre Salvini apriva a Di Maio, rispondeva così a chi gli chiedeva se avesse aperto a un governo coi 5 Stelle: "Sì, ho aperto le porte ai 5 Stelle. Ma per cacciarli fuori".

Entrambi i leader del centrodestra, tuttavia, minimizzano i contrasti.

Da un lato Salvini dice che "nessuno farà una fuga in solitaria di un partito del centrodestra", dall'altro Berlusconi afferma che "ieri sera a Palazzo Grazioli abbiamo stretto un accordo perché non ci sia nessuna possibilità di passaggio da un gruppo all'altro all'interno della coalizione".

(Unioneonline/L)

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