"Il Tribunale ritiene sussistente la causa di ineleggibilità di Gianluigi Piano, in quanto al momento della scadenza del termine per la presentazione della candidatura egli era dipendente della Regione”.

Con un’ordinanza il giudice del Tribunale civile di Cagliari ha accolto il ricorso presentato da Rossella Pinna all’indomani del voto per eleggere il nuovo Consiglio regionale.

Nei giorni scorsi il verdetto: Rossella Pinna, onorevole nella passata legislatura, viene confermata fra i banchi del Consiglio, Gigi Piano, decaduto dall’incarico, dovrebbe tornare a casa. Ma nessuno dei due intende mollare la poltrona.

"L’ordinanza - dice fiducioso Piano- diventerà esecutiva fra 30 giorni, nel frattempo resto al mio posto. E poiché siamo convinti di aver ragione, con i miei legali abbiamo deciso di ricorrere in appello”.

Da parte sua Pinna sminuisce il problema e sottolinea la mancanza di una rivalità personale: “Gigi è un amico che stimo, ma qui si tratta di rispettare la norma. In questo caso palesemente violata”.

Inevitabilmente, la battaglia legale per il posto da onorevole agita il Pd.

Il villacidrese Siro Marrocu, ex parlamentare dem, uno degli uomini più influenti della Sardegna, preferisce non commentare la diatriba dei suoi “amici, in alleanza per il Congresso Regionale e Provinciale”.

Piano è “accusato” di “non aver richiesto, come previsto dalla normativa, l’aspettativa senza retribuzione né rassegnato le dimissioni entro il 21 gennaio scorso, al momento dell’accettazione della candidatura. Sfruttando così, a discapito di altri candidati, la particolare posizione”.

Alla fine, con 2.424 voti, Piano è stato proclamato consigliere regionale. Pinna si è fermata a 1.995 preferenze. Dunque il ricorso per “dichiarare decaduto Piano e sostituire al candidato illegittimamente proclamato la ricorrente Pinna”.

Ricorso accolto. La parola passa ora ai giudici della Corte d’Appello.
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