Avrebbe ormai raggiunto e superato quota 1 milione di euro, a quanto si apprende, il "buco" nei rimborsi del M5S.

Sono ancora in corso le verifiche dei vertici del Movimento sulle restituzioni volontarie versate sul Fondo per le piccole e medie imprese dai parlamentari, dopo i casi dei parlamentari Andrea Cecconi e Carlo Martelli, rispettivamente capolista in Marche e in Piemonte alle prossime elezioni del 4 marzo.

A denunciare il fatto un ex esponente del Movimento in un'intervista a "Le Iene".

Se infatti tutti i parlamentari grillini si sono impegnati ogni mese a versare circa la metà del loro stipendio sul fondo, pubblicando la foto del bonifico sul sito www.tirendiconto.it, sembra che il denaro effettivamente finito sul conto sia di molto inferiore alla somma degli importi riportati nei bonifici. Segno che i bonifici vengono spesso annullati subito dopo lo scatto.

L'ex esponente grillino ha fatto solo il nome di Cecconi e Martelli. Eppure, secondo i primi calcoli fatti, "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa".

Dallo staff di Luigi Di Maio intanto fanno sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Cecconi e Martelli".

Per loro il candidato premier del M5S ha chiesto l'espulsione. I due politici intanto hanno fatto un passo indietro: hanno restituito l’ammanco e hanno annunciato che in caso venissero eletti rinunceranno al posto.

(Unioneonline/F)

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