«Dopo cinque vittorie ci sta una sconfitta, a parte l'Inter che vince sempre». Così il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sull'esito delle elezioni regionali in Sardegna, durante il punto stampa a margine della visita al cantiere della linea AV/AC Brescia Est-Verona a Desenzano del Garda.

«Dopo cinque vittorie - ha proseguito - ci sta una sconfitta, seppur di misura. Serve da insegnamento. Il 10 si vota in Abruzzo, è una partita totalmente diversa: si vince, si vince bene. Poi la Basilicata, il Piemonte, l'Umbria». Ancora, il segretario leghista ha sottolineato: «Quando perdi è giusto domandarti perché hai perso e lavorare meglio».

Salvini ha inoltre spiegato di non sentire («No, assolutamente») in discussione la sua leadership all’interno della Lega.

E non ha mancato di polemizzare, senza citarla, con la neogovernatrice Alessandra Todde, che durante la sua prima conferenza stampa dopo la vittoria elettorale, aveva dichiarato: «La Sardegna ha risposto con le matite ai manganelli», facendo riferimento ai recenti scontri tra forze dell’ordine e studenti a Pisa.

Le immagini degli scontri a Pisa, ha commentato Salvini, «mi hanno fatto sicuramente impressione, ma per quello che mi riguarda non si mettono mai in discussione le forze dell'ordine. Un poliziotto, così come un carabiniere, un operaio, un ingegnere, un ministro, come un barista può sbagliare. Ci sta, e si lavora per sbagliare sempre meno. Mettere in discussione centinaia di migliaia di donne e uomini in divisa è pericoloso per la tenuta della Repubblica». E ancora, ha concluso, «quando la gente manifesta chiedendo l'autorizzazione e non insultando i poliziotti, non sputandogli addosso non rischia nulla».

(Unioneonline/l.f.)

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