«Abbiamo riconosciuto il vantaggio del centrosinistra ma vogliamo capire come sono stati riportati i voti nei verbali e vederci chiaro su alcune interpretazioni avute durante lo spoglio. Serve rispetto»

Il caso elezioni, la surreale situazione per cui a una settimana dal voto non c’è ancora un risultato definitivo, alimenta lo scontro politico in Sardegna: dopo le dichiarazioni di Alessandra Todde su Rai3 (QUI LA NOTIZIA) arriva la replica di FdI, per bocca del deputato Salvatore Deidda, che invita il centrosinistra ad attendere il lavoro dei tribunali e ricorda il riconteggio invocato dopo la vittoria di Paolo Truzzu su Francesca Ghirra alle ultime elezioni comunali di Cagliari.

«Trovo curioso il fatto che Alessandra Todde, la probabile vincitrice delle elezioni, insieme ad altri esponenti del centrosinistra, si stupiscano della nostra richiesta di attesa o rispetto del lavoro dei tribunali e della Corte d’appello per avere certezza dei numeri ottenuti da rappresentanti di lista o altre fonti. Abbiamo riconosciuto il vantaggio del centrosinistra ma vogliamo capire cosa e come sono stati riportati i voti nei verbali e su alcune interpretazioni avute durante lo spoglio», ha dichiarato Deidda.

Ricordando che a parti invertite il centrosinistra, dopo le ultime comunali a Cagliari, «ci chiese di aspettare la Corte d’appello e invocò un riconteggio basandosi su 1.300 schede nulle e 20 contestate». Un dato «uguale o inferiore» a quello di oggi.

Non finisce qui. Nel mirino di Deidda anche la scelta di Todde di «autoproclamarsi presidente, anche sui social, prima del verdetto finale». Una cosa «di cattivo gusto». «Serve ancora un poco di pazienza, falso che il riconteggio non sia previsto», conclude il parlamentare.

(Unioneonline/L)

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