Nuovo confronto tra i candidati alla carica di governatore della Sardegna, in vista delle elezioni del 25 febbraio.

Un confronto però dimezzato: all’evento, organizzato da Copagri, hanno presenziato infatti solo Alessandra Todde, leader del Campo Largo, e Renato Soru, a capo della Coalizione Sarda. Assenti invece Paolo Truzzu, candidato del centrodestra, e Lucia Chessa di Sardegna R-esiste.

Un confronto, inoltre, “a distanza”: non con la modalità faccia a faccia, bensì con interventi distinti dal palco, ma sulle stesse tematiche, incentrate tutte sulla situazione del comparto agricolo, che in questi giorni è attraversato dalle proteste che coinvolgono anche agricoltori e pastori dell’Isola.

Nei loro interventi, i dirigenti di Copagri hanno elencato i problemi del settore, dalla burocrazia alle lungaggini, dalla nuova Pac europea ai ritardi nei pagamenti dei premi Argea, fino ad arrivare alla necessità di un riordino dell’assessorato all’Agricoltura di Villa Devoto e delle agenzie regionali Agris, Laore e Argea.

Sia Todde che Soru si sono detti d’accordo sulla necessità di agire sulla legge del 2001 sull'organizzazione della giunta, con l’obiettivo di arrivare a una “condivisione inter-assessoriale” delle deleghe perché la gestione dell'agricoltura sarda «passa anche per l'ambiente, l'industria, il turismo e artigianato e la sanità».

«Non possiamo pensare che, così come abbiamo svuotato i settori manifatturiero e industriale - ha detto Soru -, possa succedere lo stesso per un comparto così importante che ci dà da mangiare e ci tiene in vita».

Per Todde occorre intervenire sulla dimensione delle aziende agricole sarde, troppo piccole per competere: «Nel nostro programma – ha detto – prevediamo la definizione di una legge quadro sullo sviluppo agropastorale nell'Isola».

(Unioneonline/l.f.)

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