All'indomani del voto e in attesa delle consultazioni al Colle, il primo, fondamentale passo per la nuova legislatura sarà l'elezione, subito dopo l'insediamento di Camera e Senato, dei presidenti dei due rami del Parlamento.

E, ovviamente, già impazzano i pronostici.

Tra addetti ai lavori e beninformati circolano innanzitutto, per lo scranno più alto di Palazzo Madama, i nomi di Roberto Calderoli e Paolo Romani per il centrodestra e, sponda 5 Stelle, quello di Paola Taverna.

Per Montecitorio, invece, si fanno i nomi del pentastellati Roberto Fico, già presidente della Commissione di vigilanza Rai, ed Emilio Carelli, ex direttore di Sky Tg 24.

Non mancano, nonostante la sconfitta nelle urne, anche papabili in quota Pd. Uno è quello dell'ex ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che molti giudicano "spendibile" in caso di accordo tra Movimento e democratici. L'altro è, nelle stesse condizioni, quello dell'ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

Un'ipotesi - la mano tesa del Pd ai grillini - categoricamente esclusa dal segretario dimissionario Matteo Renzi, ma, per gli addetti ai lavori, non completamente lunare e, anzi, più praticabile di una eventuale "caccia al transfugo" del centrodestra per raggiungere l'anelata, ma al momento lontana, maggioranza parlamentare.

(Unioneonline/l.f.)

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