Piano vaccinale in Sardegna, Lapia: "Priorità alle persone fragili"
La deputata sarda si appella all'Ats e alla RegionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna è l'ultima, nella classifica delle regioni italiane, in quanto a vaccini anti-Covid somministrati.
"Su 183mila dosi giunte nell’Isola - commenta la deputata sarda Mara Lapia (Centro Democratico) - quelle somministrate alle fasce prioritarie sono appena il 73 per cento. Numeri che lasciano la Sardegna ultima in classifica, a dispetto di tutte le altre regioni italiane, con una campagna vaccinale che ha raggiunto appena il 2,6 per cento della popolazione totale. Continuiamo a registrare ritardi ingiustificati in un momento drammatico per tutto il Paese".
"In questa fase - aggiunge la parlamentare - è necessario vaccinare le persone fragili, dando loro priorità e mettendo in campo un piano di vaccinazioni con obiettivi chiari e target ben definiti che siano in grado di proteggere i cittadini più vulnerabili. Una pianificazione e un’accelerazione della campagna che sia capace di portare la nostra regione, insieme al Paese, verso una nuova normalità".
Per Lapia la priorità è quindi quella di "potenziare la campagna di vaccinazione proposta dal Governo, finalizzata a coprire le persone più a rischio quali gli over 65, pazienti affetti da patologie gravi e quelli interessati da multimorbilità. Il raggiungimento di tali obiettivi e di risultati in tempi rapidi potrà concretizzarsi solo attraverso uno sforzo collettivo, logistico, sociale e politico. Gli sforzi di immunizzazione nei confronti delle categorie fragili porterebbero al sostanziale abbattimento degli indicatori di mortalità, rendendo possibile l’allentamento delle misure di contenimento, e l’avvio della fase di ripartenza".
Per usciere da questa fase di incertezza è necessario rimettere i cittadini "nelle condizioni ottimali per curarsi e prevenire altre patologie, di godere di tutti i propri affetti, di apprendere, di lavorare, di programmare la propria vita, di guardare al futuro. Si tratta di ricondurre il Covid-19 a una epidemia a bassa letalità e quindi di superare definitivamente la stagione dei lockdown come unica arma di contenimento. È il momento - conclude la deputata - che i vertici di ATS prendano contezza del fatto che, proseguendo con questa disorganizzazione generale, rischiamo di vanificare completamente gli sforzi messi in campo dall’intera popolazione sarda".
(Unioneonline/s.s.)