Nuovo scontro sul Mes, questa volta tutto interno al governo giallorosso. Tra chi vorrebbe ricorrere almeno a quella linea di credito a zero condizioni per finanziare la sanità e chi, come i 5 Stelle, non vuole utilizzare in toto il Meccanismo europeo di stabilità.

Ad aprire il fronte è stato il coordinatore di Italia Viva Ettore Rosato: "Il Mes senza condizionalità è un ottimo successo del ministro Gualtieri e sarebbe impensabile non utilizzarlo se non ci sono strumenti più adeguati. Se nuovi strumenti arriveranno nel Consiglio europeo del 23 aprile bene, altrimenti si usi il Mes senza condizionalità, che è vantaggioso per l'Italia".

Anche il segretario Pd Nicola Zingaretti ha aperto all'utilizzo dei fondi: "La partita la sta seguendo Conte con le istituzioni Ue: vedremo l'esito, ma se la nostra sovranità sarà garantita e l'Europa ci darà dei soldi per la sanità italiana allora dovremo ragionare come Regioni sul perché non dovremmo usufruirne. Ma questo dopo gli appuntamenti europei, ho fiducia nell'impegno che ha preso Conte. Ma da presidente di Regione dico che se esisterà la possibilità, senza condizionalità e rispettandi la sovranità italiana, di avere miliardi a sostegno della sanità, io credo che dovremo prendere queste risorse, ci servono".

L'altolà dei 5 Stelle è arrivato intorno alle 18.30, con fonti "di primo piano" che hnno ribadito il "no categorico" all'Adnkronos, motivandolo così: "La condizionalità esiste a prescindere. Una volta superata l'emergenza, infatti, per l'Italia, semmai facesse ricorso al Fondo Salva Stati, arriverebbero i guai, facendo scattare le rigide regole del Mes".

Neanche il tempo di ribadire il no categorico che arriva, a stretto giro di posta, la enews di Matteo Renzi: "I sovranisti vogliono far credere che sia sempre colpa dell'Europa. Su tutto. Ma l'Europa sta dando una grande mano all'Italia: se non ci fosse stata la Bce oggi saremmo già falliti. E il Mes senza condizionalità va usato di corsa, piaccia o non piaccia a populisti di maggioranza e opposizione. E vedrete che l'Italia userà tutto: Bce, Mes, Sure, Recovery Fund. Tutto".

Infine, come in una partita a scacchi, arriva il turno di Luigi Di Maio: "C'è una trattativa in corso. Uso le parole di Conte: il Mes è uno strumento antiquato. Forse è arrivato il momento di un mea culpa europeo perché l'austerity ha provocato tagli sulla spesa pubblica e questo ha indebolito la sanità".

Lo scontro è servito, insomma. Giuseppe Conte riuscirà a trovare un punto d'incontro anche questa volta?

(Unioneonline/L)
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