“Più saliremo più sarà nostra responsabilità di tenere i piedi piantati per terra". È un passaggio dell’intervendo di Giorgia Meloni alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, ospitata al Mi.Co di Milano.

Nel suo discorso, la leader di Fdi ha cercato di fissare gli obiettivi del partito, dato nei sondaggi come prima forza in testa a testa col Pd, spiegando: "La nostra preparazione è stata lunga: più saliremo e più porteremo con noi i nostri sogni e tutto quello da cui veniamo. L'unica ragione per cui vogliamo arrivare in vetta è perchè sappiamo che da là possiamo guardare più lontano". Riferimento al traguardo, mai nascosto, di vincere le elezioni e arrivare a governare.

"Se vogliamo che l'Italia torni a essere una grande Nazione – ha proseguito - dobbiamo essere noi italiani a crescere. Questo è il tempo di un necessario ritorno al reale: è come se venissimo da una narcosi collettiva. Ma poi la realtà si impone sempre, infatti il combinato disposto tra pandemia e guerra ha spazzato via il castello di sabbia delle utopie globaliste. Ora ricostruiremo il Paese, un compito da patrioti".

"Noi – ha continuato Giorgia Meloni – ci faremo trovare pronti e con le persone giuste”, ha assicurato Meloni, senza rinunciare a lanciare strali all’attuale esecutivo. 

"Chiediamo a Draghi – ha detto alla platea dei sostenitori – di prendere la sua autorevolezza che sta in cantina, spolverarla, e andare in Europa per chiedere di rivedere le priorità del Pnrr, in modo da intervenire sugli effetti della crisi: bisogna tenere in equilibrio la sostenibilità ambientale con quella sociale", ha detto dal palco, spiegando che all’Italia "serve una nuova politica industriale indirizzata alla valorizzazione del Made in Italy".

Meloni ha anche lanciato l’idea di un ministero ad hoc che si occupi del Mare e rilanciato le posizioni di Fratelli d’Italia in tema di immigrazione: "Non accetteremo che questa crisi umanitaria venga utilizzata dagli schiavisti di sempre per fare altri soldi e altro business. Oggi più di sempre chi è in Europa e non ha diritto a starci deve essere rimpatriato".

Infine, il tasto del presidenzialismo: “Ci consentirebbe di dire basta con i giochi di palazzo, con i teatrini. Alle prossime politiche chiederemo un voto su questo. Il Pd non mi dica che la riforma non funziona perché uno va al governo con il 25%. Loro infatti – ha concluso - ci stanno da 5 anni con il 18%".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata