Nuovo giro di consultazioni questa mattina al Quirinale e nuova fumata nera per l'accordo sulla maggioranza di governo.

Al Colle sono saliti i leader di 5 Stelle, Lega e Pd, per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma manca ancora l'intesa tra le principali forze politiche, arroccate sulle loro posizioni: "Abbiamo verificato tutte le possibili soluzioni - ha detto Mattarella al termine delle consultazioni - e non c'è alcuna possibilità di formare una maggioranza nata da un accordo politico di governo".

Ora, ha detto il capo di Stato, l'Italia ha bisogno urgentemente di un governo nel pieno delle funzioni: perciò, questo l'invito di Mattarella, i partiti devono acconsentire a un governo "neutrale", che traghetti il Paese fino a dicembre per rispettare le scadenze fissate (soprattutto quelle economico-finanziarie legate all'Ue).

Posto che, ha precisato il presidente, se in questi mesi le forze politiche trovano un accordo, questo esecutivo si dimetterà e lascerà il posto a un governo prettamente politico.

"L'altra ipotesi è un voto anticipato, ma si è sempre evitato di votare in estate", ha proseguito in risposta alla proposta di Lega e 5 Stelle di tornare alle urne a luglio.

"Si potrebbe fissare il voto in autunno, con la preoccupazione di non avere il tempo di elaborare e approvare la manovra finanziaria. E anche che, a legge elettorale invariata, si riproduca la stessa attuale situazione. Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza essere neanche avviata".

"Scelgano i partiti, in Parlamento, tra queste soluzioni alternative - l'aut aut finale -. Un governo neutrale ma pienamente in carica fino a fine anno o nuove elezioni subito".

LE REAZIONI - Le reazioni a caldo dei partiti continuano a spingere per il voto a luglio. "I voti di Fratelli d'Italia non ci saranno per un altro governo nato nei laboratori del Quirinale e incapace di dare risposte ai cittadini", è quanto dichiarato dal leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

"Mattarella vuole un 'governo neutrale'? Per carità, serve un governo coraggioso, determinato e libero, che difenda in Europa il principio 'Prima gli Italiani' che difenda lavoro e confini, altro che governino per tirare a campare. Per me, o si cambia o si vota! Conto su di voi", ha invece scritto su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini dopo il discorso di Mattarella.

Anche il M5S boccia la soluzione di un governo "di servizio". Il capogruppo al Senato pentastellato Danilo Toninelli ha detto: "L'unica possibilità è tornare al voto". Della stessa idea Luigi Di Maio che scrive sui social: "Nessuna fiducia a un governo 'neutrale', sinonimo di governo tecnico. Si vada al voto a luglio!".

Parole positive per la strada indicata dal Quirinale arrivano invece dal Pd.

Fonti vicine a Matteo Renzi parlano di "apprezzamento" da parte dell'ex premier per quanto detto da Mattarella.

Il segretario reggente Maurizio Martina condivide invece "il richiamo al senso di responsabilità del Quirinale. Ci auguriamo che venga ascoltato da tutte le forze politiche in queste ore. Il Pd non farà mancare il suo sostegno all’iniziativa preannunciata ora dal presidente".

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Ecco quali sono le principali posizioni espresse dai partiti oggi.

DI MAIO - Dopo il colloquio con Mattarella, Luigi Di Maio aveva annunciato la disponibilità di rinunciare a rivendicare "senza se e senza ma" l'incarico per sé e rilanciato la possibilità di un accordo con la Lega, lasciando però fuori, in linea con le posizioni di queste settimane, Silvio Berlusconi e Forza Italia.

La delegazione pentastellata ha anche fissato i tre punti cardine su cui far ruotare un eventuale accordo con Salvini per l'individuazione di un "premier condiviso".

Ovvero: reddito di cittadinanza, abolizione della legge Fornero e legge anti-corruzione.

IL CENTRODESTRA - Il centrodestra, però, ha di nuovo ribadito l'intenzione di restare unito e compatto.

"Abbiamo offerto al Capo dello Stato la disponibilità mia, a nome della coalizione a dar vita ad un governo che risolva tutti i problemi del Paese", ha detto Matteo Salvini, parlando alla stampa all'uscita dal Colle.

La Lega, dunque, ha rimandato nuovamente al mittente l'offerta del M5S di procedere a un accordo abbandonando Forza Italia.

IL PD - Quanto al Partito Democratico, il segretario ad interim Maurizio Martina, dopo il colloquio con Mattarella ha dichiarato: "Basta prendere tempo, basta traccheggiare, basta esasperare alcune logiche di parte che abbiamo sentito ancora in queste ore, basta con il gioco dell'oca".

"Ancora in queste ore - ha aggiunto il capodelegazione dem - ci sembra di vivere questo gioco dell'oca che ci fa tornare sempre al punto di partenza. Per noi prima di tutto viene il Paese. Abbiamo confermato al presidente della Repubblica piena fiducia, noi sosterremo l'iniziativa del presidente fino in fondo con lo spirito che abbiamo cercato di indicare anche in queste ore: prima di tutto il Paese".

TOTONOMI - Nell'ottica di un premier terzo si fa il nome dei "bocconiani" Guido Tabellini e Roberto Perotti; quello di un altro docente di economia, Luigi Zingales; quella del giudice costituzionale Marta Cartabia; e quello dell'ex ministro Enrico Giovannini.

(Unioneonline/l.f.-D)

IL TERMOMETRO:

DI MAIO: "NO A GOVERNI TECNICI":

SALVINI: "PRONTO A RICEVERE L'INCARICO DA MATTARELLA":

MARTINA: "DA TUTTI UN PASSO IN AVANTI":

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