Dopo la cena di ieri a Bruxelles tra il premier Giuseppe Conte, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente del consiglio italiano è tornato a parlare della manovra, a margine del vertice straordinario di oggi sulla Brexit.

Conte ha confermato che l'incontro è stato occasione per un confronto non conflittuale: "C'è stato un clima molto sereno, di confronto, c'è un dialogo aperto", ha detto prima dell'inizio del Consiglio.

"In 5 mesi stiamo rivoluzionando il Paese e continueremo a farlo, non abbiamo parlato di saldi finali, ma piuttosto delle "nostre riforme e del nostro piano", ha replicato ancora il premier a chi gli chiedeva se si fosse discusso di numeri della finanziaria.

Ha poi aggiunto che con gli altri capi di Stato e di governo europei "avremo sicuramente qualche scambio" sulla legge di bilancio.

Un confronto fondamentale, dal momento che i ministri dell'Economia e del Tesoro dei 27 Paesi dell'Ue saranno chiamati a decidere all'Ecofin del 22 gennaio se dare avvio all'iter che potrebbe portare a sanzioni per l'Italia.

Aperture al dialogo sono arrivate anche da Juncker.

"Non siamo in guerra", ha dichiarato il politico lussemburghese, aggiungendo in italiano, "amo l'Italia".

Ha infine ribadito di aver avuto ieri con il premier Conte "una cena piacevole" e la necessità di "stare in un dialogo continuo per restringere le divergenze".

Intanto è stato indetto per questa sera un vertice sulla manovra a Palazzo Chigi.

(Unioneonline/F)
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