Monta, sul nuovo Blog delle Stelle, la polemica sui candidati "riciclati" M5S.

Si tratta di molti dei nomi, scelti personalmente da Luigi Di Maio, dei candidati ai collegi uninominali.

"Una squadra di persone super competenti", diceva il candidato alla presidenza del Consiglio prima che scoppiasse il caso.

LA CARICA DEI RICICLATI - Tutto è cominciato con Rinaldo Veri, che si è dovuto ritirare quando è emerso che era già stato eletto in consiglio comunale con una maggioranza a guida Pd.

Ma ce ne sono tanti altri che restano in lizza, e provocano malumori nell'elettorato pentastellato.

A partire da Nicola Cecchi, candidato a Firenze proprio contro Matteo Renzi. Un anno fa era renziano doc, sosteneva a spada tratta la riforma costituzionale e attaccava sui social il Movimento 5 Stelle.

Poi c'è Francesco Mollame, candidato al Senato a Marsala. Nel 2008 ha corso per diventare sindaco di Partinico, con il Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo, altro personaggio inviso ai pentastellati. Un altro nome in Sicilia è quello di Gaspare Marinello, un passato con il Pdl di Berlusconi.

Salendo in Calabria troviamo Silvia Vono, candidata nel collegio di Catanzaro, è stata assessore in una Giunta a guida Pd.

In Piemonte fa discutere la candidatura di Paolo Turati, economista con un passato nel Pdl, ben occultato sui social, ma non sfuggito agli esponenti di Liberi e Uguali.

Ma la candidatura più imbarazzante arriva da Latina, ed è quella di Emanuele Dessì. In un post su Facebook si è vantato di aver picchiato per l'ennesima volta un romeno, e in un video appare mentre balla con Domenico Spada, il pugile dell'omonima famiglia finita agli onori delle cronache di Ostia. Domenico è stato condannato per usura ed estorsione.

LE POLEMICHE - Una serie di candidature, insomma, che ha fatto infuriare i militanti sul blog.

"Nicola Cecchi noi fiorentini lo conosciamo bene - scrive uno - offendeva i 5 Stelle, com'è possibile che abbia cambiato idea proprio prima delle elezioni?". "Mi dispiace ma state cambiando il regolamento, secondo cui non vanno candidate persone già iscritte ad altri partiti. Di Maio, ne va della tua credibilità".

"Ma vi rendete conto di chi è Nicola Cecchi?", scrive un fiorentino, sono loro i più infuriati per la scelta dello sfidante di Matteo Renzi nel collegio del capoluogo toscano. "Così tradite i valori fondanti del Movimento", scrive un altro.

Per non parlare di tutti quei militanti (molti) che chiedono di rendere pubblici i risultati, al momento ignoti, delle Parlamentarie che hanno eletto i candidati ai collegi proporzionali: "Punto fondamentale per essere trasparenti e credibili", osserva uno.

LA REPLICA DI DI MAIO - E lui, il candidato premier e capo del Movimento Di Maio, non abbozza. Anzi rilancia: "Da vari giorni si parla dei riciclati M5S - dice in un video pubblicato sul suo profilo Facebook - e io lo dico a voi attivisti, ai gruppi locali: non fatevi infinocchiare, quali riciclati? Si parla di uno che è stato candidato dieci anni fa con il centrodestra alle amministrative, di una persona che otto anni fa era coordinatrice Pd a livello comunale, e per tali ragioni questa gente non potrà più avere la possibilità di mettersi in gioco in politica?"

"Sono persone - aggiunge Di Maio - entrate nel Movimento dopo aver conosciuto i partiti ed essersene allontanate: vengono dal territorio, hanno abbandonato i partiti e capito che l'unica speranza siamo noi. Sosteniamoli".

(Unioneonline/L)
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