Si alza il tono dello scontro tra il Governo centrale e la Regione sulle modifiche alla legge cosiddetta “Salva Casa”.

A intervenire è la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, che definisce la scelta dell’Esecutivo di impugnare le modifiche regionali un «atto di bullismo verso la Sardegna».

Al centro della polemica c’è il decreto promosso dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che punta a semplificare la regolarizzazione di alcune difformità edilizie. La Regione ha approvato l’adozione parziale del provvedimento, introducendo modifiche specifiche per il contesto territoriale e normativo isolano, che ora sono finite nel mirino del Governo.

«La Regione – afferma Licheri – ha valutato attentamente il testo e apportato le modifiche nel pieno rispetto della Costituzione e dello Statuto Sardo».

Tra i punti contestati, anche la riduzione della soglia minima di agibilità degli immobili da 28 a 20 metri quadrati. Una scelta, secondo la senatrice pentastellata, che «lede la dignità delle persone» e apre le porte a nuove forme di speculazione edilizia.

«Non è accettabile – prosegue – che studenti o lavoratori siano costretti a vivere in mini appartamenti sotto gli standard minimi, spesso in seminterrati potenzialmente pericolosi in caso di eventi climatici estremi».

Licheri difende l’intervento della Regione come un atto di «civiltà e responsabilità verso i cittadini», sottolineando che le modifiche sono frutto del confronto con tutte le parti coinvolte e non un gesto di ostilità verso il Governo.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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