Arriva alla fase finale la battaglia per l’inserimento dell’insularità nella Costituzione italiana.

Su proposta di Forza Italia la conferenza dei presidenti di gruppo ha deciso di mettere la discussione all’ordine del giorno alla Camera dei Deputati per il 14 marzo.

Lo fanno sapere i parlamentari sardi Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis, che hanno sensibilizzato insieme al movimento il capogruppo Barelli e l'intera compagine azzurra.

"Questa - evidenziano i due deputati - è la tappa di un percorso ambizioso, che deve contribuire a rendere effettivi i diritti dei sardi nel rispetto del quadro costituzionale e a pari condizioni con i fratelli italiani e i concittadini europei". 

Il provvedimento ha ricevuto un primo ok unanime al Senato lo scorso novembre: "La Repubblica – si legge nel testo - riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità".

La proposta di legge di iniziativa popolare è la “madre di tutte le battaglie” per la Sardegna.

Essere un'isola, è il ragionamento alla base della proposta di legge, comporta enormi costi aggiuntivi che devono essere compensati in nome della coesione nazionale, con l'obiettivo di rendere uguali i punti di partenza di tutti i cittadini italiani. Uno studio specifico sul problema, realizzato dall'Istituto Bruno Leoni, ha quantificato in circa 5.700 euro procapite il costo dell'insularità per la Sardegna: circa 9 miliardi di euro l'anno (a fronte di un Pil della regione di circa 20 miliardi di euro). Da qui la richiesta della Sardegna al Parlamento: azzerare gli attuali svantaggi strutturali legati all'insularità per consentire ai sardi di competere con pari punti di partenza con tutti gli altri cittadini italiani.

"Un altro passo in avanti che ci proietta verso l'approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare per l'inserimento del principio di Insularità in Costituzione", il commento di Michele Cossa, presidente della commissione Insularità.

"Presumibilmente il testo sarà votato nel corso della stessa settimana - spiega - siamo convinti che alla fine verrà riconosciuta la peculiarità delle Isole".

L'esponente dei Riformatori ricorda che "il riconoscimento dell'Insularità ha raccolto il consenso della società civile in ogni sua declinazione. Culminata in una raccolta di firme sostenuta da oltre 200mila persone, ha rappresentato e rappresenta una battaglia trasversale che unisce tutti gli schieramenti politici sardi, il mondo delle imprese, le associazioni di categoria e il mondo del volontariato, dello sport, della cultura e delle Università". 

(Unioneonline/L)

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