«Incarichi incompatibili»: Pd e M5S contro Pais. Che replica: «Super partes anche da segretario Lega»
Secondo l’opposizione la nomina del presidente del Consiglio a leader regionale del partito sarebbe una «mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bufera politica nell’Assemblea della Sardegna dopo la nomina del presidente del Consiglio regionale Michele Pais a coordinatore regionale della Lega, ufficializzata ieri da Matteo Salvini.
All’attacco sono partiti il Partito democratico e il Movimento Cinquestelle, secondo cui i due incarichi sarebbero incompatibili tra loro.
Per il gruppo consiliare del Pd il fatto «evidenzia, ancora una volta, lo scarso rispetto di questo partito per ruoli istituzionali particolarmente delicati, quale appunto quello di presidente del Consiglio, certamente incompatibile nel ruolo di garante super partes di tutte le componenti e funzioni del Consiglio, con quello di coordinatore di un partito politico». «È la prima volta – aggiungono i dem – che accade una cosa del genere dalla nascita dell'autonomia. Crediamo che sarebbe corretto ed opportuno che il Presidente Pais scegliesse quale dei due ruoli intende esercitare nel rispetto delle regole democratiche e del corretto funzionamento del Consiglio oltre che del pieno riconoscimento del ruolo», conclude il Pd.
Più diretto l'M5s che chiede le dimissioni di Pais dalla presidenza del Consiglio regionale sardo. «Come si può essere la voce super partes dell'intero Consiglio regionale della Sardegna e allo stesso tempo il coordinatore regionale di un partito? Con la nomina di Michele Pais a nuovo coordinatore della Lega in Sardegna si è perso totalmente il senso delle istituzioni democratiche, e svilito la figura giuridica autonoma di presidente del Consiglio regionale, un organo super partes che tutela le prerogative e assicura il pieno e libero esercizio del mandato di tutti i consiglieri regionali», osserva la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca.
«Sarà difficile, quasi impossibile distinguere i ruoli. C’è una grande differenza tra essere ministro o assessore, ovvero nell'essere espressione di una maggioranza politica ed essere rappresentante della più alta istituzione regionale, rappresentante di tutti i sardi. Il presidente Pais - conclude la consigliera - non avrebbe dovuto accettare questa carica, sono i sardi a chiederglielo, si dimetta».
LA REPLICA – A stretto giro è arrivata la replica di Michele Pais, che in una nota spiega: «La mia nomina a coordinatore regionale della Lega non è incompatibile con quella di Presidente del Consiglio regionale. Chi sostiene il contrario è in mala fede e dimentica che bisogna saper distinguere il ruolo istituzionale da quello politico. Ruoli che, da quando è cominciata questa legislatura, ho sempre voluto nettamente separare essendo ben consapevole del mio ruolo super partes».
«Voglio rassicurare le opposizioni – aggiunge Pais - il mio ruolo di garante delle istituzioni democratiche non sarà nemmeno scalfito. Questi ultimi mesi di legislatura mi daranno ragione e chi oggi critica queste mio doppio ruolo si renderà conto che il mio atteggiamento sarà come è sempre stato di equidistanza dalla maggioranza e dall’opposizione. Vorrei essere giudicato nei fatti, e avere un giudizio sereno sul mio operato. Basta con gli sterili attacchi basati sul pregiudizio. Mi piacerebbe che si usasse nei miei confronti, da parte delle opposizioni, lo stesso atteggiamento di plauso avuto per la nomina del segretario regionale del Pd, che nonostante ricopra la carica di vicepresidente del Consiglio regionale riesce in maniera eccellente a distinguere i ruoli e a lavorare per il bene della nostra terra».
(Unioneonline/l.f.)