Fine vita, approvata la legge: in Sardegna via libera al suicidio assistito
Voto favorevole di Gianni Chessa dall’opposizione, contrario per la maggioranza Lorenzo Cozzolino. Provvedimento che ricalca quello toscano, impugnato dal governoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna è la seconda Regione italiana dopo la Toscana ad approvare la legge sul suicidio medicalmente assistito. Il via libera è arrivato poco fa con 32 voti a favore, 19 contrari e 1 astenuto.
In maggioranza ha votato contro Lorenzo Cozzolino (Orizzonte Comune), mentre Giuseppe Frau (Uniti con Todde) si è astenuto. All’opposizione si è espresso a favore della legge Gianni Chessa (Forza Italia).
Il provvedimento, nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019, per garantire la necessaria assistenza sanitaria alle persone che intendono accedere al Fine vita, definisce tempi e modalità organizzative per l'erogazione dei relativi trattamenti. Ovviamente è prevista l’istituzione di una Commissione multidisciplinare permanente per la verifica della sussistenza dei requisiti, della quale faranno parte un medico palliativista, un neurologo, uno psichiatra, un anestesista, un infermiere e uno psicologo.
Saranno le aziende sanitarie regionali a fornire il supporto tecnico e farmacologico e l'assistenza medica per la preparazione all’auto somministrazione del farmaco autorizzato presso una struttura ospedaliera, l'hospice o, se richiesto, il proprio domicilio. Le prestazioni e i trattamenti previsti sono gratuiti.
La legge, come quella approvata in Toscana già impugnata dal Governo, ricalca il testo scritto dall’associazione Luca Coscioni. Il rischio di impugnazione è altissimo anche per il provvedimento sardo, nonostante il lavoro fatto in commissione Sanità tenendo conto dei rilievi mossi dal Consiglio dei ministri alla Regione Toscana.