Altri due giri a vuoto, alla Camera impegnata a eleggere il nuovo Capo dello Stato. 

Nella quinta votazione, la Casellati non passa, fallisce il quorum di 505 e si ferma addirittura sotto i 400 voti, perdendone diverse decine anche del centrodestra, che ora è in fibrillazione.

Questi i risultati ufficiali del quinto scrutinio: 382 voti per Casellati, 46 per Mattarella, 38 per Di Matteo, 8 per Berlusconi, 7 per Tajani e Cartabia, 6 per Casini, 3 per Draghi, 2 per Belloni e Joseph Cesar Perrin, ideologo dell’Union Valdotaine. Nove i voti dispersi, così come le schede nulle, 11 le schede bianche, 406 gli astenuti.

Fumata nera anche per il sesto tentativo di eleggere il Presidente della Repubblica, nel pomeriggio. Prevale l’astensione (oltre 400 i deputati che non si sono presentati) e domina Sergio Mattarella, con 336 voti, ma sotto il quorum richiesto. 

SI ricomincia dunque sabato mattina, alle ore 9.30.

La cronaca della quinta giornata

Ore 20.50 – Nuova fumata nera – Anche nella sesta votazione non si raggiunge il quorum di 505. A prevalere è il nome di Sergio Mattarella, che raccoglie oltre 330 voti. A pesare le astensioni: oltre 440 grandi elettori non hanno votato. La seduta si aggiorna dunque a sabato mattina alle ore 9.30. 

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Ore 20.18 – Chiusa la sesta votazione, inizia lo scrutinio

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Ore 20.15 – Conte: “Bene un presidente donna” – “Ho l'impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto". Lo ha detto Giuseppe Conte (M5S) parlando di "almeno due figure, solide e super partes".

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Ore 20.05 – Si riparte – Con 5 minuti di ritardo riprende la seduta. Inizia la chiama dei delegati regionali.

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Ore 19.55 – Salvini: “Lavoro a un presidente donna” – "Sto lavorando perché ci sia un presidente donna, una donna in gamba, non faccio nomi né cognomi". Così il leader della Lega Matteo Salvini. Che aggiunge: “Adesso sto lavorando perché ci sia unione di intenti e voti e domani si chiuda, e il governo torni a lavorare in piena carica”.

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Ore 19.45 – Seduta sospesa per un quarto d’ora. Poi si riprende con il voto dei delegati regionali.

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Ore 19.38 – Conclusa la prima chiama dei deputati. Parte subito la seconda

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Ore 19.30 – Letta: “Stiamo discutendo su un nome” “Stiamo discutendo su un nome. Ma è complicato e non è facile anche dal fatto che per giorni si è andati su altre piste”. Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta. Che aggiunge: “Si tratta di una discussione che poteva iniziare giorni fa. Adesso si parte veramente, abbiamo girato a vuoto per quattro giorni. Rapidamente ma per una buona soluzione. Di nomi non parlo pubblicamente qualunque nome io faccia è un nome che ha una difficoltà. Voglio attenermi alla sobrietà".

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Bonino: “Se si toglie Draghi da Chigi, crolla il castello” – Video:

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Ore 19.20 – Letta: “Larga intesa, in tempi rapidi” – "Non so se domani è il giorno buono. Cerchiamo di essere il più rapidi e efficienti possibili: ognuno è una minoranza ma è importante che dentro la maggioranza che sostiene il governo si trovi un'intesa, che possa essere anche più larga”. Lo ha detto il leader Pd Enrico Letta.

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Ore 19.11 – Salvini vede i big azzurri – Il segretario della Lega Matteo Salvini a colloquio anche con Tajani e Ronzulli. “Siamo al lavoro per dare risposta positiva al Paese, di alto livello e al di fuori dei partiti, superando veti e perdite di tempo”, si legge in una nota del Carroccio.

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Ore 18.40 – I nomi del centrosinistra. Letta: “Sono fiducioso”

Draghi, Belloni, Casini e Mattarella sarebbero i nomi messi sul tavolo dal centrosinistra: questo quanto trapela da fonti del centrosinistra. Enrico Letta ha commentato con i cronisti a Montecitorio di essere “fiducioso”.

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Ore 18.30 – Salvini ha incontrato Draghi

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, si è visto con il premier Mario Draghi. I due sono stati visti uscire a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro dallo stesso palazzo nei pressi di via Veneto.

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Ore 18.20 – Incontro alla Camera Salvini-Letta-Conte

Un incontro è in corso alla Camera, a quanto si apprende, tra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte. 

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Ore 18.15 – Via al voto dei deputati

Si è conclusa nell'Aula della Camera la votazione dei senatori per l'elezione del presidente della Repubblica. Ora votano i deputati.

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Ore 17.50 – Bernini (Fi): “Trattativa aperta con il centrosinistra”

"Abbiamo aperto una trattativa" con il centrosinistra, "vediamo". Lo ha detto la capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini, parlando con i giornalisti alla Camera.

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Ore 17.30 – Toti: “Stasera il nome, Mattarella non è in campo”

"Spero che entro sera si abbia il nome del 'quirinabile' in modo domani si possa chiudere la partita e si elegga il presidente della Repubblica". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti, parlando alle telecamere fuori da Montecitorio. Sergio Mattarella, ha aggiunto, "non è in campo, con grande onestà ha detto tante volte che non è interessato e lo riterrebbe sbagliato, che il Parlamento lo consideri un rifugio credo sia lusinghiero" ma "non è in campo".

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Ore 17.25 – Bossi: “Bis di Mattarella è possibile, qui non si batte un chiodo”

Sergio Mattarella può essere rieletto al Colle? "Sì", ha risposto il senatore della Lega Umberto Bossi annuendo convinto con il capo. "Draghi, eccetera, qui non si riesce a battere un chiodo", ha aggiunto il fondatore del Carroccio, parlando con i giornalisti in Transatlantico. 

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Ore 17.15 – Fonti M5s: “Conte sente il centrodestra”

Il leader del M5s Giuseppe Conte sta sentendo il centrodestra che "dopo questa forzatura istituzionale e il fallimento della prova appare molto diviso". Lo riferiscono fonti qualificate del M5s che aggiungono: "Si intensificano le trattative". 

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Ore 17 – Via alla sesta votazione

Via alla sesta chiama a Montecitorio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Al banco della presidenza non ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati ma il vicepresidente Fabio Rampelli. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.

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Ore 16.55 – Anche da Italia scheda bianca alla sesta votazione

Italia viva voterà scheda bianca alla sesta votazione per il Quirinale. Lo si apprende da fonti di Iv dopo l'assemblea di gruppo.

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Ore 16.55 – Pd, M5s e Leu voteranno scheda bianca

Al sesto scrutinio il centrosinistra ha annunciato l’intenzione di votare scheda bianca. Si attende, dunque, uno scrutinio molto rapido.

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Ore 16.50 – Centrodestra verso l’astensione

La Lega verso l’astensione alla sesta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica in programma alle 17, come riportato in un sms divulgato ai grandi elettori del partito. Pare in realtà che tutto il centrodestra sia indirizzato verso l’astensione alla prossima votazione.

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Ore 16.30 – Mura (PD): “Ora si apra tavolo di condivisione”

“Confido che la fotografia del centrodestra che emerge da questo ultimo voto porti Lega, FI e anche FdI ad aprire finalmente quel tavolo di condivisione auspicato dal segretario Letta dove individuare un nome: è il momento di scegliere". Lo afferma la presidente della commissione Lavoro Romina Mura (Pd).

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Ore 16 – Meloni: “Fdi e Lega leali, gli altri no”

"Fratelli d'Italia, anche alla quinta votazione, si conferma come partito granitico e leale. Anche la Lega tiene. Non così per altri. C'è chi in questa elezione, dall'inizio ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto". Così il leader di FdI, Giorgia Meloni. 

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Ore 15.50 – In corso incontro Letta-Conte-Speranza

Riunione in corso al gruppo Pd della Camera fra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto speranza per fare il punto sul voto dopo la fumata nera su Elisabetta Casellati, candidata dal centrodestra al Colle. Insieme ai leader di Pd, M5S e Leu ci sono i capigruppo.

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Ore 15.40 – Via al nuovo vertice del centrodestra

Secondo quanto si apprende, è cominciato un nuovo vertice del centrodestra. La riunione negli

uffici della Lega alla Camera.

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Ore 15.30 – Brugnaro: “Dopo Casellati non resta che Draghi”

"Dopo Casellati non resta che Mario Draghi". Lo dichiara Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia.

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Ore 15.05 – I risultati ufficiali della quinta votazione

Questi i risultati della quinta votazione: 382 voti per Casellati, 46 per Mattarella, 38 per Di Matteo, 8 per Berlusconi, 7 per Tajani e Cartabia, 6 per Casini, 3 per Draghi, 2 per Belloni e Joseph Cesar Perrin, ideologo dell’Union Valdotaine. Nove i voti dispersi, così come le schede nulle, 11 le schede bianche, 406 gli astenuti.

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Ore 14.50 – Casellati non passa

Non passa Elisabetta Casellati, la presidente del Senato ottiene solo 382 voti, ne servivano 505 per raggiungere il quorum. Se si considerano i 441 astenuti di ieri e i 453 grandi elettori del centrodestra in totale, la Casellati ha perso decine di voti anche tra i suoi.

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Ore 14.30 – Casellati supera i 100 voti, 406 astenuti

La Presidente del Senato sopra i 100 voti, ne servono 505 per l’elezione. Voti anche per Di Matteo e Mattarella. Qualche voto anche per Tajani e Berlusconi, presumibilmente da parte di esponenti del centrodestra che non condividono la scelta di Casellati. Sono 406 gli astenuti.

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Ore 14.20 – Conclusa la votazione, parte lo spoglio

Si è conclusa la quinta votazione a Montecitorio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Attesa per l’esito, il centrodestra ha votato Casellati, Pd-M5S e LeU si sono astenuti.

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Ore 13.50 – Hanno votato i deputati, tocca ai delegati delle Regioni

Finita la chiama dei deputati nell'Aula dei deputati. La seduta riprende alle 14 con il voto dei delegati regionali.

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Ore 13.45 – Speranza: “È il momento di vedere i numeri”

"Questo è il momento di vedere i numeri, aspettiamo". Lo ha detto il ministro Roberto Speranza, riferendosi allo scrutinio in corso e rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano quali saranno le mosse del centrosinistra.

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Ore 13.20 – Pd: “Inopportuno Casellati presieda lo scrutinio”

"È del tutto inopportuno che la Presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, di fatto controllando i voti per sé stessa. Nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà. Ci auguriamo il medesimo rispetto delle istituzioni". È quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd. 

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Ore 13 – Conte: “Ci asteniamo perché forzatura istituzionale”

"Noi non partecipiamo a queste conte sulle spalle delle cariche istituzionali. È la ragione per cui, lo voglio spiegare a tutti i cittadini italiani, noi abbiamo deciso di astenerci. Siamo qui presenti ma in questo modo preferiamo non partecipare a una conta precipitata in questo modo. È una forzatura istituzionale". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte. 

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Ore 12.25 – Salvini: “Fatta la massima proposta possibile”

"Non c'è una figura istituzionale superiore, tolto Mattarella, che la Repubblica può esprimere, in più la presidente Casellati è una donna. Perché deve essere divisiva? E si è messa generosamente a disposizione". Così il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Montecitorio. Intanto, terminato il voto dei senatori, è cominciata la chiama dei deputati.

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Ore 12.10 – Pd-M5S-LeU disertano incontro chiesto da Salvini

Nessun incontro di maggioranza. I leader di Pd, M5s e Leu, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno disertato l'incontro proposto da Matteo Salvini. I tre leader di centrosinistra sono stati riuniti per circa tre ore nella sede del gruppo Pd alla Camera. L'incontro si è da poco concluso.

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Ore 11.50 – Bersani: “Casellati non ha i numeri”

"In questi momenti ci vuole tenuta numerica e non solo quella...Noi oggi ci asteniamo e speriamo che dopo oggi il centrodestra capisca che l'unica soluzione è un candidato della maggioranza di governo magari votato anche dall'opposizione". Così Pier Luigi Bersani interpellato in Transatlantico sulla decisione del centrodestra di votare Elisabetta Casellati.

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Ore 11.40 – Pd-M5S-LeU: “Ci asteniamo”

"Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un'ora dalla quinta votazione, un grave errore. Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula presente non votante". Così Pd, M5s e Leu al termine del vertice dei 3 leader. L’astensione è anche un modo per individuare facilmente nei partiti eventuali franchi tiratori che si esprimano per la Casellati.

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Ore 11.25 – Appello di Berlusconi: “Tutto il Parlamento voti Casellati”

"ll centrodestra ha trovato l'accordo per il voto di questa mattina, su Elisabetta Casellati che da Presidente del Senato, Seconda Carica dello Stato, diventerebbe Prima Carica dello Stato. Io conosco Elisabetta Casellati da oltre 30 anni e posso garantire sulla sua assoluta adeguatezza a questo eventuale nuovo ruolo super partes. Per tale motivo mi rivolgo ai Parlamentari di tutti gli schieramenti, per chiedere loro di sostenere la Casellati". E' quanto si legge in un post sui canali social di Silvio Berlusconi.

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Ore 11.20 – Senatori Pd-M5S-LeU non rispondono alla prima chiama

Astensione nel centrosinistra? Alla prima chiama i senatori di Pd, Movimento 5 Stelle e LeU non stanno rispondendo.

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Ore 11.05 - Meloni: “Unica soluzione andare a elezioni”

"Con questo Parlamento non si decide niente. La soluzione sono le elezioni. Ora combattiamo e sulla base di quello che accadrà faremo le nostre valutazioni". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni a Montecitorio. "Il centrodestra è compatto, ma è anche molto attrattivo".

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Ore 11 – Al via la quinta votazione

Al via nell'Aula di Montecitorio la quinta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.

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Ore 10.55 – Breve incontro Salvini-Renzi

Breve riunione negli uffici del gruppo della Lega alla Camera tra Matteo Salvini e Matteo Renzi alla Camera. L'incontro è durato una decina di minuti.

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Ore 10.50 – Da oggi due votazioni al giorno

Da oggi doppia chiama a Montecitorio per eleggere il presente della Repubblica . La seconda si terrà alle 17. Lo hanno deciso i capigruppo. Domani le votazioni si terranno alle 9.30 e alle 16.30. In ogni caso, tra una votazione e l'altra deve restare una pausa di un'ora e mezza per la sanificazione dell'Emiciclo.

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Ore 10.40 – Tajani: “Tentiamo il blitz per vincere la partita”

"Abbiamo deciso di votare compatti Casellati. La sinistra pare che alla fine abbia deciso di entrare in Aula a votare, quindi noi abbiamo la possibilità sul serio di tentare il blitz e cercare di vincere la partita. Per Forza Italia sarebbe un successo straordinario". Secondo quanto si apprende, l'ha detto il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani all'assemblea dei grandi elettori del suo partito, aggiungendo: "E' la giornata dell'orgoglio azzurro".

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Ore 10.20 – Zan (Pd): “Se passa Casellati si va al voto”

"Se passa Casellati, la legislatura è finita". E' il tweet di Alessandro Zan, deputato del Pd sulla corsa per il Quirinale.

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Ore 10 – Salvini invita i leader della maggioranza a una riunione

Matteo Salvini ha formalmente invitato tutti i leader della maggioranza che sostiene il governo Draghi prima della votazione. Lo fa sapere la Lega. Chiede un incontro prima delle 11, orario d’inizio della votazione

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Ore 9.50 – Pd, M5S, LeU: scheda bianca o altri nomi

Orientamento per scheda bianca, ma anche valutazioni su candidature alternative. È quanto stanno valutando i leader di M5s, Pd e Leu, riuniti alla Camera. Lo si apprende da fonti di centrosinistra.

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Ore 9.45 – Ufficiale, centrodestra vota Casellati

I grandi elettori del centrodestra voteranno il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati alla chiama di stamattina. Lo ha deciso il vertice dei leader.

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Ore 9.30 – Letta: “Forse ho sbagliato a fidarmi”

"Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni", ha detto Enrico Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra. "Abbiamo sempre lavorato per l'unità. L'impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l'obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese".

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Ore 9.15 – Meloni: “Con questo Parlamento non si può decidere nulla”

"La desolazione delle manfrine sull'elezione del Presidente della Repubblica certifica 2 cose che Fdi sostiene da sempre: con questo Parlamento è impossibile decidere qualsiasi cosa, e se fossero stati gli italiani ad eleggere il PdR lo avrebbero fatto in un giorno". Così Giorgia Meloni, su twitter.

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Ore 9 – Renzi: “Casellati ultima carta centrodestra, poi l’accordo”

"Se il centrodestra ritiene di dover giocare perfino la carta della seconda carica dello Stato, evidentemente credo che sia l'ultima carta che vogliono giocare prima di un eventuale accordo. Diciamo che mi sforzo di vedere l'aspetto positivo". Così il leader di Italia viva Matteo Renzi commentando l'ipotesi di una candidatura di Elisabetta Casellati alla presidenza della Repubblica, su Radio Leopolda.

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Ore 8.50 – Renzi: “Non escludo Mattarella bis”

"Non escludo l'ipotesi che possa esservi anche un Mattarella bis, sarebbe una forzatura nei confronti di Mattarella e oltremodo scorretto ma al venerdì mattina o la vicenda si risolve nelle prossime ore o questa ipotesi è in campo con tutta la sua forza". Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi su Radio Leopolda. 

(Unioneonline)

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