"Preoccupazione" è stata espressa dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa per l'aumento, nei discorsi pubblici, dell'incitamento all’odio e alla xenofobia da parte dei politici italiani.

Il tema è infatti stato messo, nero su bianco, nel rapporto sul nostro Paese votato a Strasburgo e che la delegazione italiana, bipartisan, voleva modificare con emendamenti però rigettati.

Nella relazione si esprime anche preoccupazioneper la chiusura dei porti ai migranti.

Immediata la risposta dei parlamentari del Carroccio al Consiglio d'Europa, che hanno definito i contenuti del rapporto "scandalosi" e "inaccettabili". Nel monitoraggio sull'Italia contenuto nel testo, in particolare, "si scrive che il governo – specificano i parlamentari - è formato da un movimento di estrema destra, la Lega, e da uno anti sistema, i Cinque Stelle, e si accusa il nostro Paese di una serie di gravi comportamenti razzisti, xenofobi e anti umanitari".

"Non possiamo accettare che nella relazione sull'Italia il relatore scriva, in tema di politiche migratorie, di 'essere seriamente preoccupato' – aggiungono - perché le politiche del governo ostacolano il lavoro delle Ong, mettendo a rischio vite umane e violando norme umanitarie fondamentali ed esprima preoccupazione per la recrudescenza di atteggiamenti razzisti, della xenofobia e di incitamenti all'odio da parte di responsabili politici. Infine, giusto per non farsi mancare nulla, il relatore esprime la sua preoccupazione per la presenza in Italia della criminalità organizzata e delle mafie che a suo dire esercitano 'una forte presa sulla politica italiana'".

"Questo - proseguono i parlamentari leghisti - è un atto d'accusa all'Italia da parte di un organismo che non ha fatto nulla in questi anni in materia migratoria e adesso punta l'indice contro il nostro Paese con una relazione sprezzante e fuori dalla realtà”. “Ancora più inaccettabile e scandaloso – proseguono - è il fatto che tutti gli emendamenti per correggere o cancellare questi passaggi, emendamenti presentati da tutti i parlamentari italiani presenti nella delegazione al consiglio d'Europa, siano stati respinti dal relatore. Non lo possiamo accettare e a questo punto ci domandiamo che senso abbia la presenza della delegazione italiana in questo organismo e che senso abbia lo stesso Consiglio d'Europa".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata