"Mai come in queste elezioni il voto italiano sarà il più determinante di sempre nella storia europea. Il voto darà un risultato chiaro e andrà in una direzione o nell'altra, il pareggio non è contemplato. Non c'è pareggio, o vince l'Europa comunitaria o quella dei nazionalismi". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione nazionale, in corso alla Camera. "La scelta è fra noi e Meloni".

"A chi ha tentazioni" di tornare col M5s, "a chi dice 'ripensiamoci' l'invito è a guardare a cosa pensano gli elettori, il loro giudizio è lapidario". Bisogna "parlare con quei soggetti che non fanno parte del trio della irresponsabilità" cioè Fi, Lega e M5s: "La legge elettorale non postula coalizioni, ma semplicemente delle alleanze elettorali e credo che andare a siglare delle alleanze elettorali è importante e fa la differenza e noi ci dobbiamo provare".

Quanto alla questione della premiership “derubrichiamo questa assurda discussione ma, se serve, assumo il ruolo di front-runner della nostra campagna elettorale, questa responsabilità, con la massima determinazione", ha aggiunto Letta.

"Meno tempo si passa a litigare e meglio è, sceglieranno gli italiani, non vedo dove sia il problema. Chi prende un voto in più sceglie, vince e governa”, è il parere del leader della Lega, Matteo Salvini, a Rtl 102.5: "Stamattina riunisco tutti i ministri e i governatori della Lega perché c'è il taglio dell'Iva sul pane, pasta, riso, latte, frutta e verdura che si può ottenere già questa settimana. Di questo mi vorrei occupare. Passare le giornate su leadership, collegi e candidature mi sembra tempo perso".

Sul punto entra a gamba tesa anche il numero uno di Azione Carlo Calenda: "Noi pensiamo ad governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo Paese". 

Nel tardo pomeriggio si è saputo intanto che il vertice di centrodestra si terrà domani alle 17 a Montecitorio. Parteciperanno - tra gli altri - il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi; il segretario della Lega, Matteo Salvini; la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni; i vertici dell'Udc Lorenzo Cesa e Antonio De Poli e Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia.

Mentre Giuseppe Conte ha annunciato con un video su Facebook: “Saremo soli, saremo il terzo polo, il terzo campo, il campo giusto, dove c'è la dignità della persona, di chi lavora, la dignità sociale di chi in un momento di difficoltà può essere aiutato dallo Stato senza essere umiliato, bullizzato da politici che vivono di privilegi", ha detto il leader del M5s.

(Unioneonline/D)

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