Governo, il premier Conte alla Camera per la seconda fiducia
Dopo il Senato (171 sì, 117 no), il governo Conte è pronto a incassare la fiducia anche alla Camera dei Deputati.
Il premier, ora alla Camera, non bissa il discorso-fiume di 75 minuti, ma risponde alle dichiarazioni dei rappresentanti dei diversi partiti.
Il voto, vista la stragrande maggioranza di parlamentari di Lega e Movimento 5 Stelle, è scontato.
Incassata la fiducia, l'esecutivo potrà ufficialmente iniziare a lavorare, con il presidente del Consiglio già atteso al suo primo appuntamento internazionale.
Venerdì, in Canada, è in programma infatti il vertice dei Paesi G7, dove sono già stati annunciati, tra l'altro, incontri bilaterali con i leader di Germania, Francia e Regno Unito.
Rimandate dunque a settimana prossima le decisioni sui sottosegretari, dei viceministri e dei presidenti delle commissioni bicamerali del Parlamento.
Secondo i beninformati, ci sarebbe una sorta di tira e molla in atto tra Lega e 5 Stelle per le nomine.
Tra i nomi che girano per il sottogoverno, quello di Armando Siri, cui potrebbe essere affidata la delega alle telecomunicazioni, rivendicata dalla Lega (anche per tranquillizzare gli ormai ex alleati di Forza Italia).
Matteo Salvini avrebbe chiesto anche la Vigilanza della Rai, da assegnare a un suo fedelissimo.
Oppure, anche in questo caso, a un esponente del centrodestra, e si fanno i nomi di Maurizio Gasparri e Paolo Romani.
(Unioneonline/l.f.)
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