La Giunta regionale della Sardegna, guidata da Francesco Pigliaru, ha "sterilizzato" gli effetti dell'approvazione definitiva del nuovo piano paesaggistico adottato tra le polemiche lo scorso 14 febbraio dall'allora esecutivo di Ugo Cappellacci, a due giorni dalle elezioni che hanno portato il centrosinistra alla guida della Regione. Con una delibera approvata, la squadra di Pigliaru ha annullato il provvedimento varato dal centrodestra, con le modifiche al vecchio Piano paesaggistico dell'era Soru, per "palesi illegittimità", mentre rimane in piedi l'approvazione preliminare che riguarda il repertorio dei beni paesaggistici e beni identitari, degli alberi monumentali, delle grotte e delle caverne.

SOLDI PER LE SCUOLE - Arrivano i primi 30 milioni di euro per il Piano straordinario per l'edilizia scolastica in Sardegna. I fondi sono stati sbloccati dalla Giunta con una delibera. "Si tratta di una prima trance ma l'obiettivo - ha spiegato il governatore - è quello di arrivare a 100 milioni di euro per il 2014". Risorse che serviranno innanzitutto per ristrutturare il patrimonio esistente, puntando sui casi più urgenti e sulle situazioni già segnate dal fenomeno della dispersione scolastica. Ma con un paletto: i soldi verranno concentrati per la riqualificazione di interi istituti piuttosto che realizzare piccoli interventi. L'Esecutivo ha detto sì alla creazione di una struttura di missione tecnica che dovrà operare una prima ricognizione ed individuare le priorità entro 30 giorni dal suo insediamento - probabilmente la settimana prossima - mentre il coordinamento politico sarà affidato agli assessori della Pubblica Istruzione, Enti locali e Lavori pubblici. L'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha precisato che il piano varato dalla Giunta "non è un piano straordinario simbolico" e che i 30 milioni di euro arrivano dal fondo competitività e sviluppo. "E' un atto politicamente importante - ha detto l'esponente dell'esecutivo - che non si esaurisce in questo e ci sarà molta attenzione per gli interventi di efficienza energetica e qualità architettonica".

ABBANOA - Al via la procedura di evidenza pubblica per la selezione e nomina del nuovo amministratore unico di Abbanoa, il gestore idrico della Sardegna nell'occhio del ciclone per una serie di inchieste giudiziarie e dopo l'istanza di fallimento presentata al tribunale di Nuoro. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, ha approvato la relativa delibera, recuperando qualche decina di migliaia di euro, per ricercare quella figura apicale della società in sostituzione dell'amministratore dimessosi a pochi giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo di centrosinistra. "Prima di fissare la nuova assemblea dei soci di Abbanoa - ha spiegato il governatore Francesco Pigliaru - vogliamo capire quanto tempo ci vorrà per la procedura con evidenza pubblica".
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