«Ero pronta a impegnarmi in qualunque campo avesse deciso il sindaco». Francesca Ghirra mette ordine nella tempesta estiva di indiscrezioni che hanno preceduto la nomina all'assessorato all'Urbanistica: «In un'intervista ho detto che, se ci fosse stata l'occasione, mi sarebbe piaciuto ricoprire un incarico fino a quel momento tradizionalmente maschile. Pensavo alla presidenza del Consiglio comunale o all'Urbanistica. Sono stata giudicata adatta a quest'ultimo ed eccomi qua».

Trentasette anni agli sgoccioli - «ne compirò trentotto il 25 luglio» -, funzionaria dell'assessorato regionale agli Enti locali e Urbanistica, la gavetta iniziata con la militanza a sinistra, poi il Consiglio circoscrizionale di Sant'Avendrace, la presidenza della Commissione cultura nel primo mandato di Massimo Zedda, rielezione record, più votata tra i consiglieri comunali: «Mi ha sorpreso, un consenso così vasto mette ansia, sento di avere una grande responsabilità. Penso che sia stato premiato l'impegno di questi anni».

La nuova Giunta è stata giudicata deboluccia.

«Massimo Zedda è coraggioso, sta scommettendo su molti di noi. Forse qualcuno si aspettava maggiore continuità, ma io mi fido molto della visione e della percezione del sindaco, credo che abbia fatto scelte ben ponderate».
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