Al momento l’Italia “non risulta tra i Paesi coinvolti”, ma “le cose possono cambiare”. Lo afferma il presidente del Copasir Adolfo Urso (Fratelli d’Italia) in merito al dossier dell’intelligence Usa secondo cui la Russia avrebbe elargito oltre 300 milioni di euro a partiti e personalità politiche di almeno 24 Paesi stranieri.

“Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni”, ha detto Urso a margine di un punto con la stampa italiana a Washington, chiarendo che la questione sarà “approfondita nei prossimi giorni con Franco Gabrielli”.

“Nei miei incontri qui a Washington solleciterò i miei interlocutori americani a dare il prima possibile informazioni al governo italiano”, ha aggiunto Urso, per poi difendere la leader del suo partito Giorgia Meloni.

La percezione che negli Stati Uniti c’è di Giorgia Meloni è quella della piena affidabilità, soprattutto rispetto al sostegno all’Ucraina. Meloni quello che dice realizza, quello che promette poi mantiene, coerenza, affidabilità e capacità di esprimersi in maniera chiara e diretta sono qualità che gli americani apprezzano”.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, commentando a Tagadà su La7 il caso e le parole del presidente del Copasir, ha detto che “il dossier potrebbe non essere uno", rimarcando che Urso “fa una dichiarazione molto cauta, non esistono affermazioni di assoluta certezza”.

Il segretario Pd Enrico Letta ha chiesto “assoluta chiarezza” prima delle elezioni, “gli italiani devono sapere se partiti politici di questo Paese sono stati finanziati da una potenza, la Russia, che oggi è contro l’Europa e ha invaso l’Europa”.

Matteo Salvini ha invece negato ogni coinvolgimento: “Gli unici che hanno preso soldi in passato dalla Russia sono i comunisti. Io non ho mai chiesto né preso soldi. Dicano nomi e cognomi. Ha pagato il Pd? Se la Russia ha pagato il Pd è giusto che si sappia. L'unico Paese straniero che nella mia attività politica mi offri un viaggio pagato e spesato all'estero furono gli Stati Uniti. Io non ci andai. Altri ci andarono, liberi di farlo”, ha detto il segretario della Lega.

(Unioneonline/L)

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