«Sto cercando di dare voce a una opinione pubblica che viene censurata e a liberare una parola che in questo momento è imprigionata, cioè la parola Pace. Una parola che non sarebbe al centro della campagna elettorale se non esistesse una lista come la nostra».

Così Michele Santoro, sbarcato a Sassari (domenica a Nuoro e Cagliari) per raccogliere le firme necessarie (ne servono 75mila) a presentare la sua lista “Pace, Terra, Dignità” alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno.

Il giornalista, già eletto al Parlamento europeo nel 2004, ha tenuto un comizio in piazza Castello tappa a Sassari. «Dialoghiamo con tutti i partiti – ha detto dal palco – perché non li vediamo come nemici, ma come interlocutori. Il problema è capire se i partiti siano disponibili a fare della pace una questione centrale».

(Unioneonline/l.f.)

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