"Sono disponibile con tutte le mie conoscenze e capacità di comunicazione per dare un contributo" in vista delle elezioni del 25 settembre.

Parola di Michele Santoro. Che, precisa non vuole dare vita a un nuovo partito tout court, bensì al “partito che non c’è e non c’è mai stato”, una forza che “non nasce per decisione di una o poche persone ma per rappresentare le esigenze di un pezzo di società” e che abbia tra le sue istanze cardine la pace

Santoro, in un’intervista, analizza l’attuale proposta politica del centrosinistra: "Il Pd non ha più nulla a che vedere con la sinistra. È scoperto a sinistra. Di Calenda ne ha già tanti al suo interno. Se Letta insiste nell'ammucchiata di centrodestra dentro la sinistra, resta lo spazio per un campo alternativo. Se in questo campo ci fosse spazio per una lista per la pace, perché no?".

Secondo il giornalista il campo alternativo si potrebbe creare partendo da "chi ha partecipato alla serata “Pace proibita”, iniziativa pacifista organizzata a Roma cui hanno partecipato, tra gli altri, Elio Germano, Sabina Guzzanti, Fiorella Mannoia, Moni Ovadia, Vauro Senesi e Cecilia Strada.

"Spero – ha spiegato Santoro – che Sinistra italiana voglia sedersi al tavolo, ma come non ho visto Letta telefonare a Conte nemmeno ho visto Conte telefonare a Fratoianni e neanche Fratoianni aprire un confronto. Se non ci saremo al voto - sottolinea - non sarà per colpa nostra".

Quanto al M5S, sottolinea Santoro, “ci sono delle contraddizioni nella storia del Movimento, ma gli riconosco la qualità di aver saputo interpretare un pezzo di società che non aveva voce, pur con tutte le contraddizioni".

(Unioneonline/l.f.)

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