Un nuovo fronte divide i due partiti della maggioranza di governo, quello sull'ecotassa per le auto inquinanti e il bonus parallelo per chi acquista vetture con impatto ambientale basso.

La Lega chiede lo stop a questa misura, entrata nella manovra alla Camera grazie a un emendamento del Movimento 5 Stelle. Un emendamento al Senato del Carroccio, uno di quelli cosiddetti segnalati, ovvero considerati prioritari, chiede di cancellare in toto il provvedimento.

"La Lega faccia pace con sé stessa, l'emendamento era stato approvato alla Camera dallo stesso Carroccio", è la piccata reazione di Davide Crippa, pentastellato ideatore del provvedimento. Che annuncia un imminente confronto tra i due partiti "nelle prossime ore".

In serata è intervenuto il presidente del Consiglio per dire che sull'ecobonus "non c'è nessun braccio di ferro".

Un fronte, quello aperto oggi dall'emendamento della Lega, che si aggiunge ai tanti di scontro nella maggioranza giallo-verde. Ieri Giorgetti ne ha aperto un altro, criticando aspramente il reddito di cittadinanza: "Piace all'Italia che non ci piace", ha dichiarato, aggiungendo. "Vedo il pericolo che possa alimentare il lavoro nero".

"Io il contratto l'ho firmato con Salvini e nel contratto c'è il reddito di cittadinanza, ci sono le pensioni minime più alte, gli aiuti ai lavoratori", gli ha risposto oggi Di Maio.

A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato Matteo Salvini con un post su Facebook: "Ma quanto dà fastidio alla vecchia politica e ai vecchi potenti che ci sia un governo nuovo, che finalmente si interessa degli italiani e non dei poteri forti? Ci vorrebbero mandare a casa domani mattina, ma rimarranno delusi. Noi andiamo avanti, col sostegno del popolo nulla è impossibile".

Peccato che di lì a poco lo stesso Carroccio ha presentato l'emendamento per cancellare il provvedimento sulle auto tanto caro ai pentastellati.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata