C'era attesa per le mosse della minoranza ora forte di sette elementi dopo lo strappo dei socialisti e il conseguente fresco abbandono della maggioranza da parte di Attilio Usai.

Nessun patema invece per la maggioranza di Massimo Ventura, che ha potuto approvare (a circa 20 giorni dalla scadenza di legge) il Bilancio di previsione triennale in una seduta disertata dall'opposizione.

Un'assenza concordata, fa sapere Isangela Mascia, ProDomusnovas, dopo la seduta: "Non aveva senso discutere il bilancio di una maggioranza che perde continuamente pezzi".

Ha il valore di 25 milioni euro il documento contabile approvato.

Tra questi 19 milioni sono partite di giro (denari già vincolati), 2 milioni vanno alle spese per il personale, 2,5 milioni sono i fondi relativi al capitolato dei Servizi Sociali e al Plus interprovinciale, 500mila figurano come mutui da onorare e altrettanti sono gli investimenti.

"Pur nelle difficoltà - spiega il primo cittadino - abbiamo reperito fondi per intervenire sulla viabilità urbana, sulla cava Murvoni, il nuraghe s'Omu e s'Orcu e la chiesa dell'Assunta bisognosa di sistemazioni".

La seduta ha registrato anche l'affidamento alla partecipata Domuservizi (da tempo in procinto di dismissione) dell'attività propedeutica alla gestione di Imu, Tari, Tasi, pubblicità, pubbliche affissioni e Cosap.

Decisa anche l'uscita dalla Centrale Unica di Committenza dell'unione dei comuni Metalla e il Mare: "Non aveva senso restare in un servizio le cui inefficienze ci hanno visto costretti comunque ad agire autonomamente", ha spiegato Ventura.
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