Volano stracci tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Salvini dopo la riunione del centrodestra ad Arcore ha mandato un nuovo messaggio al capo politico pentastellato: "Gli chiederò un incontro prima del secondo giro di consultazioni e gli chiederemo che intenzioni ha, se preferisce il Pd e Renzi... Auguri".

Il leader leghista ha inoltre aggiunto, a margine della sua visita al sacrario di Redipuglia, che "ci sono ancora il 51% di possibilità di fare il governo tra centrodestra e Cinque Stelle".

Immediata la replica del leader M5S, che con un telegrafico tweet ha gelato Salvini: "C'è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di centrodestra".

Poi la controreplica del leghista, che, interrogato da un cronista, si è rifiutato di commentare il tweet: "Di Maio, in questo momento, mi interessa meno di zero".

Si va avanti così ormai da oltre un mese: Salvini che un giorno compatta il centrodestra e il giorno dopo strizza l'occhio a Di Maio. Quest'ultimo che un giorno fa l'occhiolino al Pd, quello dopo chiama a raccolta Salvini chiedendogli di fare un contratto di governo.

E la sensazione è che si andrà avanti così almeno fino a fine mese, quando sono previste tre scadenze fondamentali.

Il 21 aprile c'è l'Assemblea del Pd, che oltre a decidere se riconfermare Maurizio Martina alla segreteria del partito, parlerà anche della linea da seguire nelle trattative per la formazione del nuovo governo. Prima di allora i dem non prenderanno una decisione definitiva.

Il 29 aprile ci sono le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, dove grande favorito è il leghista Massimiliano Fedriga. Prima di allora Salvini non tradirà mai Silvio Berlusconi per fare un governo con Di Maio.

Il 1 maggio invece scade l'arma con cui 5 Stelle e Lega minacciano i partiti usciti perdenti dalle urne, quel voto immediato - già a giugno - che Pd e Forza Italia temono.

Dopo queste tre date chiave, forse si potrebbe arrivare a una svolta.

(Unioneonline/L)

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