Bufera sul sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, per alcune dichiarazioni che hanno messo in dubbio l’efficacia dei vaccini anti-Covid.

«Per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti», affermato Gemmato, durante la trasmissione di Rai 2 “Restart-L'Italia ricomincia da te”. E, all'osservazione da parte del vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, che «senza vaccini sarebbe stato magari peggio», il sottosegretario ha replicato: «Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini». 

Apriti cielo. Le parole di Gemmato hanno immediatamente innescato polemiche.

«Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica», ha tuonato, tra gli altri il segretario del Pd, Enrico Letta. 

«Gemmato si deve dimettere. Un sottosegretario alla Salute che non prende le distanze dai no

vax è decisamente nel posto sbagliato», ha dichiarato invece Carlo Calenda, leader di Azione. 

Dal sottosegretario è poi arrivata la marcia indietro. «I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole sono state decontestualizzate e oggetto di facili strumentalizzazioni», ha spiegato il sottosegretario. Aggiungendo: «Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili».

(Unioneonline/l.f.)

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