Nell'Assemblea sarda scoppia il caso Domenico Gallus, il consigliere che ha perso la presidenza della commissione Sanità dopo che l'8 luglio scorso aveva lasciato il gruppo Udc per aderire al Psd'Az.

Ieri il vicepresidente Daniele Cocco (LeU) ha convocato il parlamentino, ma - ha raccontato oggi nel corso di una conferenza stampa - "il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha detto alla referendaria della sesta che non mi autorizzava a procedere per la necessità di chiarire con gli uffici se Gallus fosse o meno decaduto".

La decadenza è stata ufficializzata solo oggi e Cocco ha annunciato che riunirà il parlamentino giovedì prossimo. In realtà, ha denunciato l'esponente di LeU, non c'era alcun dubbio sulla decadenza perché c'è stato un lasso di tempo di 24 ore in cui Gallus non ha fatto più parte della commissione, quindi non poteva esserne il presidente. Infatti, il consigliere di Paulilatino era stato spostato dalla sesta alla quarta dal capogruppo centrista Gian Filippo Sechi poco prima che Gallus lasciasse l'Udc. Dopo l'approdo al gruppo sardista, Franco Mula aveva provveduto a reinserire Gallus alla Sanità. Quando ormai era già decaduto.

"Agli uffici la situazione era chiara - ha ribadito oggi Cocco - ma non al presidente Pais, che sinora ha dimostrato di non essere in grado di fare il presidente dell'Assemblea. Io chiedo le sue dimissioni, anche se il regolamento non prevede una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio regionale".

Cocco ha contestato anche la convocazione della capigruppo avvenuta ieri con un solo preavviso di due ore e che infatti non si è tenuta. All'ordine del giorno della prossima seduta, ha annunciato Cocco, ci sarà anche l'elezione del presidente. L'opposizione si asterrà. Va anche ricordato che a ottobre, cioè a metà legislatura, scatterà la rielezione di tutti i presidenti dei parlamentini. 

(Unioneonline/v.l.)

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