Riunioni su riunioni, riunioni sino a tarda sera. Anche ieri Alessandra Todde e il suo nutrito staff di legali e collaboratori hanno dedicato buona parte della giornata a decifrare il rebus-decadenza, che rischia di interrompere anzitempo la prima esperienza di un’esponente del M5S alla guida di una Regione.

Dopo lo choc dei primi giorni, ora attorno alla governatrice sembra riaffiorare una maggiore serenità: ma resta la consapevolezza di dover giocare una partita complicata. E che diventa, ogni giorno di più, anche un caso nazionale: sia sul piano politico che su quello del diritto, con esperti di diritto costituzionale e amministrativo di tutta Italia impegnati a risolvere un caso che non ha precedenti.

La presidente, che non intende crollare, deve reagire all’ordinanza-ingiunzione del Collegio elettorale di garanzia, che l’ha dichiarata decaduta per la carente documentazione delle spese elettorali. Dal primo momento Todde ha annunciato di voler ricorrere, ma in che modo farlo rimane oggetto di discussione. Fonti vicine alla presidenza preannunciano «novità entro la settimana». Nel frattempo la maggioranza guarda avanti e si prosegue sul fronte della riforma “funzionale” della sanità.

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