Anche oggi è muro contro muro tra schieramenti durante la discussione del disegno di legge sulle Aree idonee, mentre fuori dal palazzo del Consiglio regionale è ripreso il presidio dei comitati promotori della Pratobello 24. L’Aula è ferma all’esame dell’articolo 1. Per ogni emendamento in votazione l’opposizione di centrodestra chiede il voto segreto, o addirittura con appello nominale quando i correttivi contengono riferimenti alla proposta di iniziativa popolare firmata da oltre 210mila sardi. Il risultato è che si procede molto a rilento.

Ovviamente, a prendere la parola sono solo consiglieri della minoranza. «Ogni intervento vuole portare la presidente a riflettere per dare vita a una legge migliore - spiega il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca - perché la fonte giuridica a cui si ispira questo testo è il decreto Draghi». Anche Giuseppe Fasolino (Riformatori) invita la maggioranza «a valutare la proposta di Pratobello». Alice Aroni dell’Udc ricorda che «nessuno vuole essere ricordato come membro di un’Aula che ha voltato le spalle a 210mila sardi».

Il capogruppo di FdI Paolo Truzzu rileva che «discutiamo una legge in un clima non eccezionale, state scegliendo di non considerare le ragioni degli altri». Il vice Fausto Piga ricorda l’appuntamento di domani di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione con la delegazione dei comitati: «Cosa gli direte? - chiede rivolgendosi al centrosinistra - che avete cestinato la proposta di iniziativa popolare? Abbiate il coraggio d’essere onesti e chiari». Mentre Gigi Rubiu (FdI) avverte: «Non costringeteci ad agire come non vorremmo». Cioè con lo strumento dell'ostruzionismo. 

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