Le amministrative del 12 giugno hanno messo i partiti in difficoltà. La lunga fase di restrizioni causa Covid ha frenato l’attività politica sui territori, e il risultato è che in ben 27 Comuni su 65 è stata presentata una sola lista. Questo vuol dire che bisogna raggiungere il quorum del 40% affinché il voto sia valido. Nell’elenco dei monolista sorprende vedere Comuni grossi e importanti come Carloforte e Arzachena. Meno i piccoli, che sono comunque tanti: tra gli altri, Orune, Teti, Nurallao, Pimentel, Girasole, Lodine, Aidomaggiore, Seneghe, Zerfaliu, Florinas, Semestene.

La carica dei 1.800

La nota positiva è che, stavolta, sono state presentate liste in tutti i centri chiamati alle urne. Compresi Sorgono, in passato andato incontro al commissariamento, e Semestene (143 abitanti). Poche donne candidate a sindaco: appena 24 su 109, il 22%. Complessivamente, tra maschi e femmine, i candidati ai Consigli comunali sono 1.790.

Test per la maggioranza?

Con un solo capoluogo di Provincia (Oristano) e duecentomila elettori coinvolti, si fatica a definire la tornata un banco di prova per la maggioranza che governa la Regione. È anche vero che Oristano e Selargius – gli unici due Comuni con più quindicimila abitanti, dove quindi è previsto un secondo turno di ballottaggio il 26 giugno - sono da sempre roccaforti del centrodestra: anche una vittoria non al primo turno, o comunque non netta, potrebbe essere la spia di qualcosa che non sta funzionando nella coalizione che, d’altra parte, ha fatto di tutto per complicarsi la vita nella scelta di Massimiliano Sanna (Riformatori) come candidato sindaco a Oristano. Alla fine, infatti, la trattativa si è sovrapposta a quelle per il rimpasto in Giunta, finendo per esserne in qualche modo fagocitata. Sul fronte del centrosinistra-Movimento Cinquestelle vanno evidenziati due aspetti. Il primo riguarda il Pd, che si è visto costretto a preparare queste Comunali nel bel mezzo del commissariamento congressuale, con tutte le incertezze che ne derivano sui ruoli effettivi dei vertici del partito anche nell’organizzazione delle liste. Il secondo è positivo per il M5S che ha presentato una lista a Selargius e una civica (di chiaro riferimento pentastellato) a Oristano: non era scontato, vista la tradizionale incompatibilità del movimento con le Amministrative.

«Tutti in difficoltà»

Non nasconde la soddisfazione il capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Roberto Li Gioi: «Aver presentato due liste significa che siamo riusciti a essere presenti in due centri importanti della nostra Isola». Secondo il consigliere «un po’ tutti hanno avuto difficoltà a fare le liste a causa del disamore dei cittadini per la politica, legato al fatto che quasi il % dell’elettcinquanta per cento dell’elettorato non va a votare». Amministrative test per la maggioranza? «Qualsiasi elezione è un banco di prova», dice Li Gioi, «Oristano è una città del centrodestra e comunque vada a finire bisognerà tener conto dei segnali». Anche per il segretario regionale del Pd Emanuele Cani «questa tornata sarà un banco di prova, perché la Giunta non ha dato grande prova di sé finora. È chiaro che è più difficile dirlo per i piccoli Comuni, dove si mischia tutto». Il dem è comunque contento del lavoro fatto nei due centri con più di quindicimila abitanti «dove abbiamo candidati molto competitivi di coalizioni larghe», e dove «chi ha condotto per conto del Pd le consultazioni, ha dimostrato capacità e portato a casa un progetto importante».

Centrodestra ottimista

Il coordinatore regionale azzurro Ugo Cappellacci ricorda che «Forza Italia è una garanzia perché tutte le volte che ha amministrato un Comune ha dimostrato competenza, serietà e la capacità di innovare. Con queste credenziali la nostra squadra si presenta a Selargius con il nostro Gigi Concu e a Oristano con una compagine che esprime solide qualità amministrative e che si è sempre distinta per le proposte, per le idee e per aver sempre anteposto gli interessi della città a quelli particolari». La coordinatrice di Fratelli d’Italia, Antonella Zedda, si dice certa che «il centrodestra possa vincere al primo turno a Selargius e Oristano dove FdI è molto forte».

Roberto Murgia

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