C redo sia inusuale che un editore presenti una nuova collaborazione giornalistica. Lo faccio oggi per l'importanza che attribuisco al profilo personale e professionale del nuovo entrante nella redazione de L'Unione Sarda, convinto di integrare e arricchire l'offerta di contenuti di qualità ai nostri lettori, telespettatori, radioascoltatori e utenti web.

Si tratta di Mauro Pili, già collaboratore da qualche mese del giornale, attivo nella redazione di inchieste documentate su temi di grande rilevanza per la Sardegna, che in un giornale come il nostro non possono mancare.

È stato assunto come Capo Redattore con la responsabilità di sviluppare e coordinare inchieste regionali e locali multimediali - testo, foto, video, audio e dati - oltre all'incarico di curare giornalisticamente il ruolo de L'Unione Sarda, Videolina e Radiolina nei Social. L'obbiettivo assegnatogli consiste nel contribuire a consolidare la leadership dei media tradizionali ed espandere quella digitale, offrendo contenuti che soddisfino i bisogni informativi nell'arco delle 24 ore, in edicola, tv, radio, web, social e nei diversi devices.

Ho ritenuto utile per l'Azienda acquisirne competenza, esperienza e passione maturate nell'attività giornalistica prima e politica poi, attività nelle quali ha sempre profuso grande impegno per le finalità nelle quali ha creduto.

Oggi Mauro Pili torna a fare il giornalista, come altri hanno fatto prima di lui nei più svariati campi: avvocati, ingegneri, professori universitari, imprenditori, magistrati, medici e giornalisti, tornati alla professione dopo l'esperienza politica a livello europeo, nazionale, regionale e locale. Ha accettato la mia proposta con piacere, consapevole e convinto che l'attività politica, peraltro lasciata da tempo, sia incompatibile con la professione giornalistica.

Sono certo che, insieme a Direzione e Redazioni dei diversi mezzi di informazione, contribuirà a mantenere alta la credibilità e l'autorevolezza conquistate con l'impegno e la passione delle componenti redazionali e aziendali del Gruppo L'Unione Sarda.
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