Forse il mondo così come lo abbiamo conosciuto finora non sarà più lo stesso, e dovremo abituarci all'idea che i continenti a cui siamo abituati a pensare non siano sei, ma sette, anche se l'ultimo si trova sommerso a est dell’Oceania per il 90% della sua superficie, mentre il restante 10% sarebbe identificabile nella Nuova Zelanda, la Nuova Caledonia e altre isole minori.

A comunicare la scoperta è la rivista "Geological Society of America", dopo anni di studi e ricerche su mappe satellitari e carte batimetriche - usate dall'oceanografia per valutare le profondità marine - che hanno permesso di individuare quest'area grande quanto il subcontinente indiano sprofondata nelle acque nell'era mesozoica, e di definirla come un vero e proprio continente.

L'intuizione risale al 1995 e appartiene al geofisico Bruce Ludendyk, inventore del nome Zealandia, ma per provare l'esistenza di questo immenso territorio di circa cinque milioni di chilometri quadrati è stato indispensabile lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, anche se il suo riconoscimento ufficiale in sede scientifica - e forse anche politica - come "settimo continente" sarà tutt'altro che scontato.

(Redazione Online/b.m.)
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