Il fantasma di Chernobyl aleggia su Zaporizhzhia. Mentre tutt'intorno piovono razzi e granate, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa i russi di ricatto atomico, di continuare a barricarsi e a sparare dalla centrale nucleare più grande d'Europa, facendosene scudo.

"Ogni giorno di permanenza del contingente russo sul territorio dell'impianto nucleare di Zaporizhzhia e aree vicine - ha dichiarato Zelensky durante la notte nel consueto videomessaggio su Telegram - aumenta la minaccia all'Europa, come non è mai successo nemmeno al picco dello scontro della Guerra Fredda".

I rischi di un disastro nucleare, secondo il sindaco di Energodar, Dmytro Orlov, "crescono di giorno in giorno", e la "cosa più preoccupante è che non c'è alcun segno di una de-escalation".

Zelensky si è anche rivolto direttamente ai cittadini russi: "Quando il male raggiunge un simile livello, il silenzio delle persone si avvicina alla complicità. Pertanto, se hai la cittadinanza russa e resti in silenzio, significa che sostieni la guerra di Mosca. E non importa dove ti trovi, che sia in Russia o all'estero, la tua voce dovrebbe suonare a sostegno dell'Ucraina", ha detto.

Intanto i servizi segreti di Londra ritengono probabile che Mosca stia organizzando un referendum nell'autoproclamata repubblica di Donetsk (Dpr) con l'obiettivo di annetterla alla Russia.

(QUI tutte le notizie sull’Ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito gli aggiornamenti di ora in ora.

“Colpita la centrale del battaglione Wagner nel Donbass”

L'artiglieria ucraina avrebbe centrato il quartier generale del gruppo di mercenari russi del battaglione Wagner a Popasna, nell'autoproclamata repubblica di Lugansk nel Donbass controllato dalle forze russe. Lo rivelano fonti ufficiali locali e anche fonti filorusse citate dalla Bbc, che però per ora non si pronunciano sulle vittime dell'attacco né forniscono ulteriori dettagli.

Considerato legato al Cremlino - che però lo nega -, il gruppo paramilitare Wagner opera anche il Siria, in Libia, nella Repubblica centrafricana e ora nel Mali, ed è accusato di crimini di guerra e di violazioni dei diritti umani. 

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"30mila domande di passaporti russi in Zaporizhzhia”

Oltre 30.000 persone hanno presentato domanda per un passaporto e la cittadinanza russi nella regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe di Mosca: è quanto afferma il capo dell'amministrazione militare e civile russa della regione, Evgeny Balitsky, citato dall'agenzia russa Tass.

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Papa: “Preghiamo per il popolo ucraino”

Continuiamo a invocare l'intercessione della Madonna perché Dio doni al mondo la pace. E preghiamo in particolare per il popolo ucraino". Lo ha detto papa Francesco al termine dell'Angelus dell'Assunta. "In questo giorno dedicato alla Madonna - ha affermato il Pontefice – esorto quanti hanno la possibilità a visitare un santuario mariano per venerare la nostra Madre celeste". "Tanti romani e pellegrini si recano a Santa Maria Maggiore, per pregare davanti alla Salus Populi Romani - ha aggiunto -. Lì si trova anche la statua della Vergine Regina della Pace. posta dal papa Benedetto XV".

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Bombe russe sul Donetsk

Le truppe russe hanno ucciso tre civili e ne hanno feriti altri 13 nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, durante gli attacchi lanciati nella giornata di ieri: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform.

"Il 14 agosto i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: a Bakhmut, Soledar e Marinka. Altre tredici persone sono rimaste ferite", ha scritto Kyrylenko.

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Kiev: “Uccisi 43.750 soldati russi”

Circa 43.750 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 233 caccia, 195 elicotteri e 787 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform.

Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.876 carri armati russi, 985 sistemi di artiglieria, 4.141 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 15 navi e 187 missili da crociera.

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Kiev: “22mila attacchi su obiettivi civili dal 24 febbraio”

Le forze russe hanno effettuato oltre 22.000 attacchi su obiettivi civili in Ucraina e circa 300 su obiettivi militari dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto il vice ministro dell'Interno, Yevhen Yenin, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Yenin ha precisato che "tutto può diventare un obiettivo" da attaccare: dalle infrastrutture ai centri commerciali, dalle scuole ai siti del patrimonio culturale del Paese. 

(Unioneonline/L)

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