"Putin deve perdere questa guerra e rendere conto delle sue azioni" davanti alla giustizia internazionale.

Lo ha detto Ursula von der Leyen di ritorno a Berlino dal suo secondo viaggio a Kiev dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Ai giornalisti del canale tv del quotidiano tedesco Bild, che le chiedevano se in futuro il numero uno del Cremlino sarà alla sbarra alla Corte Penale internazionale dell'Aja, la presidente della Commissione Ue ha risposto che “è possibile”, perché “in fin dei conti è lui il responsabile" delle atrocità e delle violazioni commesse in Ucraina. "Ed è per questo - ha spiegato - che sosteniamo la raccolta delle prove".

La leader europea, vestita dei colori della bandiera ucraina, giallo e blu, è stata ricevuta a Kiev dal presidente Volodymyr Zelensky, che la notte precedente era rimasto coinvolto in un incidente stradale senza gravi conseguenze: "Saremo al vostro fianco finché necessario, saremo amici per sempre", gli ha detto insistendo sulla necessità di continuare "a sostenere l'Ucraina militarmente con tutti i mezzi di cui ha bisogno", compresi i carri armati da combattimento che Kiev richiede.

Zelensky e Von der Leyen - insignita dell'onorificenza di Prima Classe dell'Ordine del Principe Yaroslav il Saggio - hanno discusso anche del percorso di adesione dell'Ucraina all'Ue e del suo ingresso nel mercato unico come chiesto dal presidente ucraino. Zelensky, per parte sua, ha teso una mano agli alleati sul fronte energetico, offrendo elettricità a basso costo.

(Unioneonline/D)

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