Via oggi oggi a Vilnius, in Lituania, al vertice Nato, presente anche Giorgia Meloni, dove gli alleati decidono per eliminare per l'Ucraina il Map, ovvero il Membership Action Plan, percorso di riforme necessario per entrare nell'Alleanza quando a guerra finita verrà il momento per Kiev di far parte del Patto atlantico.

«L'Ucraina si è avvicinata molto di più alla Nato, e questo dovrebbe riflettersi in tutte le decisioni dell'Alleanza», le parole del segretario generale Jens Stoltenberg, che si è detto fiducioso che il comunicato finale del vertice invierà un messaggio positivo sul percorso del paese guidato da Volodymyr Zelensky verso l'adesione.

Il lodo Stoltenberg, oltre alla rimozione del Map, che trasformerà l'adesione dell'Ucraina da "un processo in due fasi a uno in un'unica fase", prevede anche un programma di aiuto annuale da 500 milioni di euro per rendere le forze ucraine sempre più interoperabili con quelle della Nato.

E mentre Mosca evoca «conseguenze molto negative», arriva anche il sì di Erdogan alla Svezia nell’Alleanza, con Stoccolma che sosterrà la Turchia per l'ingresso nell'Ue.

Non cessano nel frattempo i combattimenti: nella notte droni russi si sono abbattuti su Kiev e altri attacchi con artiglieria hanno riguardato la regione orientale di Dnipropetrovsk e Odessa, dove il terminal del grano al porto è andato distrutto.

(Unioneonline/v.l.)

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