A poco meno di un mese di distanza dalla strage nel liceo di Parkland in Florida, dove il 19enne Nikolas Cruz ha aperto il fuoco e ucciso 17 persone, alcuni Stati americani hanno approvato delle misure restrittive sulla vendita delle armi.

L'Oregon ha proibito l'acquisto e la detenzione di armi da fuoco e munizioni a chi abbia precedenti di violenza domestica o sia sottoposto a ingiunzioni restrittive.

Il progetto, approvato dal Parlamento dello Stato, è diventato legge in serata con la firma del governatore democratico Kate Brown.

Davanti al Campidoglio di Salem si è riunita una folla che ha esultato all'approvazione del provvedimento.

Nel dettaglio, la norma amplia la casistica delle persone che non potranno godere del diritto al porto d'armi garantito dal secondo emendamento della Costituzione americana. Le legge aveva iniziato il suo iter parlamentare prima della strage di Parkland.

Anche la Florida è in procinto di varare nuove misure in tema di armi: ieri sera il Senato dello Stato ha votato una proposta di legge sul tema.

Il testo, che sarà in vigore se verrà approvato anche alla Camera, prevede di aumentare l'età minima per l'acquisto di una pistola da 18 a 21 anni e vietare i bump stocks (i meccanismi che modificano le armi semi-automatiche in mitragliatrici automatiche).

Le forze dell'ordine avranno inoltre maggiori poteri per sequestri preventivi nei confronti di persone che sono considerate incapaci di intendere e di volere o che costituiscono una minaccia per la comunità.

(Unioneonline/F)

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