L'hanno già soprannominata la "Marcia per le nostre vite" e porterà per le strade di Washington e di tante altre città l'America che vuol dire basta alle armi "facili" e all'escalation di violenza che ne deriva, sotto la spinta del dolore e dell'indignazione per l'ennesima strage giovanile avvenuta in un liceo di Prkland, a nord di Miami.

In prima fila ci saranno proprio gli studenti sopravvissuti alla sparatoria compiuta dall'ex alunno Nikolas Cruz, per dire basta alla vendita senza freni delle armi e alzare un muro contro la lobby della National Rifle Association. E nel mirino dei manifestanti ci sarà soprattutto la politica del presidente Trump, che proprio da quelle lobby legate alle armi ha avuto il sostegno economico durante la campagna elettorale e che solo pochi giorni fa aveva proposto di armare il corpo docente delle scuole americane per far fronte a situazioni come quella di Parkland.

Immediato il sostegno alla marcia da parte di molti vip americani, a partire da George Clooney e Ophrah Winfrey, che hanno donato rispettivamente 500mila dollari a favore dell'evento.

(Unioneonline/b.m.)
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