Il gruppo bipartisan di senatori che sta lavorando a una riforma delle armi ha raggiunto un accordo preliminare.

L’intesa prevede un rafforzamento dei controlli per gli acquisti di pistole e fucili, soprattutto per gli under 21, e un aumento dei fondi per la sicurezza delle scuole. Inoltre, incoraggia gli stati americani ad adottare le leggi “red flag”, norme che consentano alla polizia e alle famiglie di chiedere a un tribunale dello stato di rimuovere temporaneamente le armi a qualcuno che potrebbe essere pericoloso per sé stesso e per gli altri.

Nessuna stretta dunque sulle armi d'assalto. Da giorni in migliaia manifestano nelle città americane chiedendo una stretta sul secondo emendamento dopo l’ennesima strage in una scuola, quella di Uvalde in Texas, dove sono rimasti uccisi 19 bambini e due insegnanti.

Anche Biden ieri, ammettendo di possedere due fucili, ha chiesto al Congresso di “vietare le armi d’assalto, rafforzare i controlli e rimuovere l'immunità per i produttori di armi”. Oggi il presidente americano parla di un “importante passo nella giusta direzione”, anche se l’accordo raggiunto dai senatori “non ha tutto quello che ritengo necessario”. E assicura: “Firmerò il provvedimento, prima arriva sul mio tavolo, prima posso firmarlo”.

(Unioneonline/L)

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