Texas, massacro in una scuola elementare: uccisi 19 bambini e due maestre
Il killer, 18 anni, è stato abbattuto dalla polizia. L’ira di Biden: “Ora basta”. Dieci anni fa la strage di Sandy HookA dieci anni dalla strage di Sandy Hook del 2012, nella quale il 20enne Adam Lanza uccise 27 persone tra cui 20 bambini, l’America è di nuovo sotto choc per un massacro in una scuola elementare.
A Uvalde, nello Stato del Texas, diciannove bambini e due maestre (Irma Garcia e Eva Mireles) sono stati ammazzati a sangue freddo in classe da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos.
LA RICOSTRUZIONE – Dopo aver sparato alla nonna e aver avuto un incidente di auto vicino alla Robb Elementary School, Ramos è sceso dall'auto con fucile e giubbotto antiproiettile e ha cercato di entrare nella scuola superando il blocco di alcuni agenti: una volta nell'edificio ha aperto il fuoco in alcune classi. Il ragazzo è poi stato fermato dalla polizia che lo ha ucciso sul posto.
Studente di un liceo dell'area, Ramos aveva comprato due fucili proprio per i suoi 18 anni. Poco prima della strage aveva contattato una sconosciuta su Instagram dicendole che aveva un segreto che voleva condividere: "sto per...", senza aggiungere altro. Sul suo account Instagram aveva postato un selfie e foto di armi, inclusa una con due fucili uno accanto all'altro.
La strage è avvenuta a due giorni dalla fine dell'anno scolastico in un'area a prevalenza di ispanici. Venerdì proprio in Texas, a Houston, si terrà la convention annuale della National Rifle Association, la potente lobby delle armi. Sono previsti gli interventi di Donald Trump e del governatore dello Stato Greg Abbott, criticato in queste ore per aver ammorbidito di recente le leggi sulle armi. "E' imbarazzante. Il Texas è solo secondo dietro alla California per gli acquisti di armi nuove. Muovetevi", aveva scritto in un tweet rimbalzato in queste ore.
LE REAZIONI – Joe Biden, appena rientrato dall’Asia, si rivolge agli americani e al Congresso: "Possiamo e dobbiamo fare di più. E' il momento di trasformare il dolore in azione" e di affrontare la lobby delle armi. Parlando dell'ennesimo "massacro" il presidente americano si definisce "stanco e arrabbiato": "Perché vogliamo vivere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l'amor del cielo dov'è la nostra spina dorsale? Non venitemi a dire che non possiamo avere un impatto su queste carneficine".
Gli fa eco la vicepresidente Kamala Harris: "Quando è troppo è troppo, ora bisogna agire". Barack Obama, presidente durante la strage di Sandy Hook del 2012: "Io e Michelle siamo a fianco delle famiglie di Uvalde. Ma siamo anche arrabbiati. Il nostro Paese è paralizzato non dalla paura, ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie. E' scaduto il tempo per agire, per qualsiasi tipo di azione".
(Unioneonline/D)