Per la prima volta nella storia una donna nativa americana potrebbe sedere tra i banchi del Congresso Usa.

Nella tornata di primarie del partito democratico che si sono svolte in otto si è confermata la tendenza a favore di candidati donne e delle minoranze.

E in New Mexico si è imposta, nel primo distretto, Debra Haaland, discendente proprio dei cosiddetti "indiani d'America".

"In 230 anni non c'è mai stato un precedente, non mi sono mai immaginata in quel ramo del nostro governo", ha detto Haaland che ha iniziato a fare politica nel 2008 lavorando come volontaria della campagna di Barack Obama.

Nel 2014 si era proposta come vice governatore, ma venne sconfitta.

Anche in Iowa, che al momento ha tutti esponenti maschi, due donne hanno ottenuto la candidatura in distretti che i democratici sperano di strappare ai repubblicani alle elezioni di mid term.

Nel primo distretto si è distinta la deputata statale Abby Finkenauer che a novembre dovrà sfidare il deputato repubblicano Rod Blum.

Se verrà eletta a novembre, Finkenauer, non solo diventerà la prima democratica eletta in Iowa, ma anche, con i suoi 28 anni, la più giovane arrivata a Capitol Hill.

Analoga la dinamica nel terzo distretto dove Cindy Axne ha vinto facilmente sugli altri due candidati democratici, tra i quali l'ex manager locale della campagna di Bernie Sanders: dovrà sfidare il deputato repubblicano David Young.

Ancora: nelle primarie delle scorse settimane, in Georgia, Stacey Abrams ha ottenuto più voti come candidato governatore e a novembre potrebbe diventare la prima afroamericana eletta governatore in tutti gli Stati Uniti.

E in un altro Stato tradizionalmente conservatore, il Texas, Lupe Valdez, ex sceriffo di Dallas, è prima donna ispanica, e gay dichiarata, ad aver vinto la candidatura a governatore.

(Unioneonline/M)

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