Le truppe ucraine rafforzano le loro posizioni nel sud, mettendo a segno due micidiali raid sulle linee di rifornimento dei militari russi che dall'inizio della guerra occupano la regione di Kherson. "Non possono farci nulla sul campo di battaglia", afferma il presidente Volodymyr Zelensky. Ma Mosca risponde che i massicci aiuti militari dell'Occidente a Kiev non potranno impedire una vittoria russa, e intanto annunciano nuovi successi, sebbene limitati, sul fronte orientale del Donbass.

Nel frattempo, come avviene da parecchi giorni, le due parti si scambiano accuse di effettuare bombardamenti nei pressi della centrale nucleare nella regione di Zaporizhzhia, controllata dai russi.

Zelensky punta il dito contro i russi e parla di “ricatto atomico”, perché continuano a “barricarsi e a sparare” dalla centrale nucleare più grande d'Europa, facendosene scudo. Secondo Kiev, le truppe di Mosca a ovest del fiume Dnipro sono in difficoltà perché tagliate fuori, mentre le nuove armi occidentali fornite a Kiev stanno per ora solo rallentando l'avanzata, già lenta, dei russi. "Ogni giorno di permanenza del contingente russo sul territorio dell'impianto nucleare di Zaporizhzhia e aree vicine - ha dichiarato il presidente - aumenta la minaccia all'Europa, come non è mai successo nemmeno al picco dello scontro della Guerra Fredda". "Ogni soldato russo o chiunque spari all'impianto o spari facendosi scudo dell'impianto deve sapere che sta diventando un bersaglio speciale della nostra intelligence, dei nostri servizi segreti del nostro esercito".

Un membro del governo locale filorusso, Vladimir Rogov, ha detto che gli ucraini hanno ripreso a colpire la città di Energodar, e razzi sono caduti anche lungo la riva del Dnepr, dove sorge l'impianto. Kiev afferma che sono i russi a compiere i bombardamenti, e i servizi d'intelligence del ministero della Difesa accusano i russi di pianificare un'azione contro il sito sotto false insegne ucraine.

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La giornata di ora in ora:

Sindaco, "rischi centrale Zaporizhzhia crescono ogni giorno”

I rischi di un disastro nucleare per la centrale di Zaporizhzhia occupata dalle truppe russe "crescono di giorno in giorno", secondo il sindaco di Energodar, la cittadina dove sorge il grande impianto. "Quanto sta accadendo lì - ha detto il sindaco, Dmytro Orlov, parlando dal capoluogo della regione Zaporizhzhia, che è tuttora in mano ucraina - è terrorismo nucleare bello e buono" e "può andare a finire in modo imprevedibile in qualunque momento". I militari russi sono accusati di essersi barricati nell'impianto da dove continuano a sparare, facendosene scudo, approfittando del pericolo di un disastro atomico stile Chernlobyl. "La situazione è pericolosissima, e ciò che preoccupa di più è che non c'è alcun segno di de-escalation", ha aggiunto il primo cittadino di Energodar.

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Kiev, evacuare parti occupate dai russi nella regione di Kherson

La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha sollecitato l'evacuazione dei connazionali rimasti nei territori della regione di Kherson occupati dalle forze russe, sottolineando che "sta arrivando un inverno difficile". Lo rende noto il giornale The Kyiv Independent. Secondo l'amministrazione regionale, dal 24 febbraio - data dell'inizio dell'invasione russa - circa il 50 per cento dei residenti nella regione è fuggito. È prevista l'evacuazione di altre 20.000 persone.

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Kiev, intensi combattimenti nell'est

Continuano intensi i combattimenti nell'est dell'Ucraina fra le forze di Kiev e quelle russe, ma non si registrano sostanziali modifiche alla linea del fronte. È quanto emerge dal bollettino odierno dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dall'agenzia Unian. Gli scontri, accompagnati da bombardamenti di artiglieria e razzi, investono in particolare il territorio del Donbass. Nella regione di Kramatorsk i russi hanno anche effettuato attacchi aerei vicino alla località di Spirny e i combattimenti continuano nell'area di Ivano-Daryivka. Nella regione di Sloviansk le forze di Mosca hanno cercato, senza successo, di sfondare le linee di difesa nell'area di Dolyna.

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Kiev, rischio di violazione della sicurezza nella centrale di Zaporizhzhia

La centrale nucleare di Zaporizhzhia opera con il rischio di violazione delle norme di sicurezza antincendio e antiradiazioni: lo ha ribadito su Telegram l'agenzia atomica ucraina Energoatom, secondo quanto riporta Unian. "Dalle 8 del 14 agosto, la centrale nucleare di Zaporizhzhia opera con il rischio di violare gli standard di sicurezza contro le radiazioni e gli incendi", si legge nel rapporto. "Permangono rischi di fuoriuscita di idrogeno e dispersione di sostanze radioattive e anche il rischio di incendio è elevato - prosegue -. Inoltre, tre sensori di monitoraggio delle radiazioni attorno al sito dell'impianto di stoccaggio sono stati danneggiati".

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Mosca, il governo di Zaporizhzhia valuta la chiusura della centrale atomica

Il governo della regione di Zaporizhzhia sta valutando la possibilità di interrompere l'attività dell'omonima centrale nucleare a causa dei continui bombardamenti da parte delle forze ucraine: lo scrive su Telegram il rappresentante permanente della Russia alle Organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov.

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Kiev: 43.550 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Circa 43.550 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 233 caccia, 194 elicotteri e 784 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.864 carri armati russi, 980 sistemi di artiglieria, 4.126 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 15 navi e 187 missili da crociera. 

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Zelensky: “Buone notizie dal fronte nel sud del Paese”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di “buone notizie” dal sud del Paese, dove continuano i combattimenti contro le forze russe. “Non perdiamo un solo giorno – ha ricordato – riduciamo il potenziale degli invasori”.

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Mosca: “Preso il controllo di Pisky”, ma Kiev smentisce

Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di Pisky, un centro alla periferia della città di Donetsk, capoluogo di provincia che i separatisti filo-Mosca controllano dal 2014. L’esercito ucraino ha però riferito che i suoi soldati hanno impedito un’avanzata notturna verso le città più piccole di Avdiivka e Bakhmut e Kiev ha smentito la caduta di Pisky: “I combattimenti continuano”. 

(Unioneonline)

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