"C'è un momento di svolta nella guerra in Ucraina causato dalle due controffensive delle forze di Kiev, soprattutto nel Donbass. Gli Usa continueranno a sostenerle". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, facendo il punto sul conflitto in Ucraina.  E anche il presidente Joe Biden constata: “Gli ucraini hanno fatto progressi significativi. Ma sarà un lungo cammino".

Il riferimento è alla riscossa dei soldati ucraini che, anche grazie al supporto americano, sono riusciti a riconquistare terreno in diverse aree invase dalle armate di Mosca.

Una resistenza che ha costretto le forze del Cremlino a ritirarsi o a ripiegare, scombussolando i piani militari russi e mandando su tutte le furie Vladimir Putin

E secondo la vicepremier ucraina Olga Stefanishyna, proprio in seguito alla controffensiva ucraina, i funzionari russi sono ora pronti a negoziare e, anzi, avrebbero già contattato Kiev per riprendere le trattative. 

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La cronaca di ora in ora:

Kiev: “Liberati 8.500 km quadri nella Regione di Kharkiv”

Dal 6 settembre scorso, la controffensiva delle forze ucraine nella regione orientale di Kharkiv ha portato alla "liberazione" di 388 località, dove vivono circa 150 mila persone, e un totale di 8.500 km quadrati di territorio. Lo ha affermato su Facebook la viceministra della Difesa di Kiev, Hanna Maliar. "Le cifre vengono costantemente chiarite perché il processo è dinamico. Inoltre - ha spiegato – i territori liberati necessitano ancora di ulteriori misure di sicurezza e stabilizzazione per potervi vivere in sicurezza".

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Scholz: “Putin ancora convinto che la guerra non sia stata un errore”

"Purtroppo non posso dire che abbia maturato l'idea che iniziare la guerra sia stato un errore e non ha accennato al fatto che avrà un nuovo atteggiamento". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sulla telefonata di ieri con Putin. Il cancelliere ha però sottolineato di essere convinto che "è importante parlare con lui".

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“Camera della tortura nella città liberata”

"Una camera della tortura russa a Balakliya liberata", nella regione di Kharkiv. "Il Padre Nostro è stato inciso sul muro dai prigionieri ucraini. La Russia deve essere ritenuta responsabile per questo lampante genocidio". Lo ha scritto su Twitter il ministero della Difesa di Kiev, pubblicando un'immagine della stanza cui fa riferimento.

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Allarme aereo in tutta l’Ucraina

L'esercito russo ha lanciato questo pomeriggio un attacco missilistico su Kryvyi Rih, nella regione meridionale di Dnipropetrovsk, facendo scattare l'allarme aereo in tutta l'Ucraina, ad eccezione della Crimea sotto il controllo di Mosca. Lo ha riferito su Telegram il governatore locale Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform, che ha invitato la popolazione a restare nei rifugi e a non filmare o pubblicare nulla sui social media. Sui social circolano alcune immagini di colonne di fumo nero in città. Al momento le autorità non hanno indicato un bilancio dell'attacco.

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Kadyrov: “Siamo in guerra con latro la Nato, dichiarerei la legge marziale in Russia”

"Se dipendesse da me, dichiarerei la legge marziale in tutta la Russia e utilizzerei qualsiasi arma, perché oggi siamo in guerra con la Nato". Lo afferma il leader ceceno alleato del Cremlino Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram in merito alla situazione in Ucraina. "Nel nostro grande Stato - aggiunge Kadyrov - ognuno può contribuire: inviando volontari o partendo volontario, aiutando a ristabilire una vita pacifica, o almeno sostenendo i nostri impavidi combattenti su Internet".

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Zelensky: “A Izyum torture come a Bucha”

"Non ci si può abituare a queste cose ma dopo Bucha non saremo sorpresi dai passi compiuti dai terroristi russi, perché vediamo la stessa cosa. Di nuovo torture, di nuovo distruzione di scuole, asili... Loro fanno le stesse cose. Non ho visto niente di nuovo". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la visita a sorpresa a Izyum, liberata dai russi nei giorni scorsi.

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Non si fermano i raid nell’est

Le truppe russe hanno bombardato le comunità orientali di Khotin e Znob-Novhorodske della regione di Sumy e le comunità di Horodnia e Semenivka della regione di Chernichiv, come rende noto un rapporto delle Guardie di frontiera ucraine.

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Donetsk, cinque civili uccisi nei bombardamenti

Cinque civili sono stati uccisi e 16 feriti nei bombardamenti russi dell'ultimo giorno nella regione di Donetsk secondo il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko.

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Kiev: ristabilito il controllo in diversi distretti

"Ad oggi, le misure di stabilizzazione sono state completate nei distretti con un'area totale di oltre 4.000 chilometri quadrati. La stabilizzazione continua nel territorio liberato di circa la stessa estensione. Gli occupanti e gruppi sovversivi vengono individuati, i collaboratori vengono arrestati e viene ripristinata la piena sicurezza". Lo ha dichiarato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

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Bombe russe su Mykolaiv

La notte scorsa un pesante bombardamento è stato lanciato dall'esercito russo sulla città dell'Ucraina meridionale Mykolaiv, danneggiati in particolare edifici residenziali. Lo ha reso noto il sindaco Oleksandr Sienkovych citato da Unian.

(Unioneonline/l.f.)

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