Erdogan si ripropone come mediatore tra Russia e Ucraina, quando siamo ormai arrivati al 95esimo giorno di guerra. Il presidente turco ha annunciato oggi che domani, lunedì 30 maggio, intende parlare al telefono con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

La telefonata programmata con Putin è stata anche confermata col Cremlino. "Noi sogniamo che questa guerra finisca il più presto possibile, ma sembra che gli eventi si stiano sviluppando negativamente ogni giorno che passa, chiederò alle parti di utilizzare tutti i canali del dialogo e della diplomazia", ha detto Erdogan.

Il presidente turco ha nuovamente chiuso le porte della Nato a Svezia e Finlandia: "Fino a che Recep Tayyip Erdogan sarà capo dello stato la Turchia non dirà mai sì all'ammissione nella Nato di Paesi che sostengono il terrorismo. Gli incontri con le delegazioni di Finlandia e Svezia non hanno rispettato le attese. Nessun passo è stato fatto verso le preoccupazioni della Turchia. Helsinky e Stoccolma continuano a permettere che terroristi passeggino per le loro strade e a proteggerli con la loro polizia".

Continua intanto l’offensiva russa nel Donbass, dove le condizioni, spiega Zelensky, sono "indescrivibilmente difficili". Tra le città più colpite oggi c’è quella di Kharkiv, dove ci sono stati diversi bombardamenti dopo la visita di Zelensky, che ha incontrato i militari. E il presidente ucraino ha rimosso il capo della sicurezza della città, perché a suo avviso "non ha lavorato per la difesa di Kharkiv".

Mentre a Mariupol i russi – fa sapere il consigliere del sindaco – stanno accumulando cadaveri di ucraini uccisi in un supermercato: "Nei locali del Schyryi Kum supermarket sul viale Svobody, i russi hanno creato una discarica di corpi dei caduti ucraini riemersi dalle tombe quando hanno cercato di aggiustare le condotte d'acqua e anche cadaveri esumati. Li stanno accumulando come se fossero immondizia".

Sul fronte sanzioni salta per l’ennesima volta l’accordo tra i Paesi Ue per l’embargo al petrolio russo. Un’altra fumata nera: gli ambasciatori dei Paesi membri non hanno trovato l’accordo sulla proposta sul tavolo, che prevede un'esenzione per l'oleodotto dell'Amicizia (Druzhba), che porta greggio all'Ungheria e ai Paesi dell'Ue orientale.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

La giornata di ora in ora:

Lavrov: “I cittadini decideranno il futuro delle zone liberate”

"Il futuro dei territori dell'Ucraina dove la Russia sta conducendo la sua operazione militare speciale dovrebbe essere deciso dai loro cittadini". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista alla tv francese Tf1 ripresa dalla Tass. "Non credo che saranno felici di essere di nuovo governati dal regime neonazista che ha rivelato la sua natura totalmente russofoba. Tocca ai cittadini stessi decidere", ha aggiunto.

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Lavrov: “Dialogo con l’Occidente? Le porte non sono chiuse”

La Russia non crede che le porte per la ripresa del dialogo con l'Occidente siano chiuse. Lo dice il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista con la tv francese Tf1 citato dalla Tass. Il presidente Vladimir Putin, aggiunge Lavrov, non rifiuta mai contatti con colleghi stranieri.

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Zelensky rimuove capo della sicurezza a Kharkiv

Il presidente ucrainao Volodymyr Zelensky ha rimosso il capo della sicurezza a Kharkiv, in quanto a suo avviso "non ha lavorato per la difesa della città fin dai primi giorni, ma ha solo pensato a sé stesso".

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Embargo sul petrolio, nuova fumata nera dalla Ue

Nuova fumata nera in Europa sull'embargo al petrolio russo incluso nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. A quanto si apprende da fonti Ue gli ambasciatori dei Paesi membri non hanno trovato l'accordo sulla proposta sul tavolo, che prevede un'esenzione per l'oleodotto dell'Amicizia (Druzhba), che porta greggio all'Ungheria e ai Paesi dell'Ue orientale. Domani i leader Ue riuniti a Bruxelles saranno informati degli sviluppi della discussione e una nuova riunione a livello degli sherpa sarà convocata la prossima settimana.

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Kiev: “Fermare la Russia è una missione di tutti i Paesi civili”

"La guerra in Ucraina non è un conflitto locale: è la questione di come sarà il mondo domani. Consentire alla Russia di vincere aprirebbe il vaso di Pandora e spingerebbe l'umanità nei secoli bui". Lo ha detto, secondo quanto riporta la Bbc, il consigliere del presidente ucraino Mykhaylo Podolyak sottolineando che "fermare la Russia è una missione di tutti i paesi civili. C'è tempo, ma dobbiamo sbrigarci", ha aggiunto.

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Zelensky: “Condizioni in Donbass molto difficili”

"Le condizioni nel Donbass sono indescrivibilmente difficili": lo ha detto il presidente ucarino Voldymyr Zelensky in visita alle truppe al fronte nella città di Kharkiv, come riportano alcuni media internazionali. Zelensky ha quindi sottolineato lo sforzo in atto da parte delle forze di Kiev per tentare di resistere di fronte all'offensiva russa.

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Papa apprezza gli sforzi di mediazione di Erdogan

"Papa Francesco apprezza gli sforzi del nostro presidente Erdogan per riconciliare Ucraina e Russia. Una soluzione può essere trovata solo attraverso la diplomazia e i negoziati, non attraverso la guerra. L'unico modo possibile per stabilire un cessate il fuoco e avviare i negoziati è attraverso la diplomazia". Lo afferma Lutfullah Goktas, ambasciatore di Turchia presso la Santa Sede, che ieri è stato ricevuto in udienza da papa Francesco al Palazzo Apostolico vaticano.

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Erdogan: “Mai nella Nato chi sostiene il terrorismo”

"Fino a che Recep Tayyip Erdogan sarà capo dello stato la Turchia non dirà mai sì all'ammissione nella Nato di Paesi che sostengono il terrorismo": lo ha detto il presidente turco riferendosi alla richiesta di adesione all'Alleanza di Svezia e Finlandia. "Purtroppo - ha affermato Erdogan - gli incontri con le delegazioni di Finlandia e Svezia non hanno rispettato le attese. Nessun passo è stato fatto verso le preoccupazioni della Turchia. Helsinky e Stoccolma continuano a permettere che terroristi passeggino per le loro strade e a proteggerli con la loro polizia. Non sono onesti e sinceri", ha aggiunto secondo quanto riporta la Tass.

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Zelensky: “Orgoglioso di chi ci sta difendendo”

“Provo un orgoglio sconfinato per i nostri difensori. Ogni giorno, rischiando la vita, combattono per la libertà per l'Ucraina. Grazie a ciascuno di voi per il vostro servizio!". Lo ha postato su Fb il presidente ucraino Vlodymir Zelensky in visita a Kharkiv, dove ha visitato le forze di difesa del Paese. E' la prima volta dall'inizio dell'invasione russa che il presidente ucraino si reca nell'est.

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Zelensky in visita a Kharkiv

Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky è andato nella regione di Kharkiv dove ha visitato le postazioni delle truppe e fatto un sopralluogo alle infrastrutture distrutte dell'area. Ne dà notizia Ukrainska Pravda. Secondo le autorità locali 2.229 abitazioni sono state distrutte. Il 31 per cento della regione è occupato, il 5 per cento è stato liberato dagli invasoti russi. Zelensky ha consegnato premi e doni ai militari.

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Erdogan pessimista: “Mosca e Kiev devono dialogare”

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan si è mostrato cauto sugli sviluppi di un dialogo tra Mosca e Kiev. "Noi sogniamo che questa guerra finisca il più presto possibile, ma sembra che gli eventi si stiano sviluppando negativamente ogni giorno che passa", ha detto Erdogan in una intervista al canale Ntv, come riporta la Tass. Annunciando la sua volontà di telefonare a Vladimir Putin e Voldymyr Zelensky nelle prossime ore, Erdogan ha aggiunto che la Turchia continuerà a chiedere alle parti in conflitto di "utilizzare tutti i canali del dialogo e della diplomazia".

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Erdogan: “Parlerò con Putin e Zelensky”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che domani, lunedì 30 maggio, intende telefonare al presidente russo Vladimir Putin e a quello ucraino Voldymyr Zelensky. Lo riporta la Tass.

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Forti esplosioni a Kharkiv

Forti esplosioni sono state udite questo pomeriggio a Kharkiv, nell'est dell'Ucraina: lo riporta Canale 24. L'allarme nella città è scattato alle 12:32 ora locale (le 13:32 in Italia) e subito dopo ci sono state le esplosioni.

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Mariupol, "i russi buttano i cadaveri ucraini in un supermercato”

A Mariupol, i russi stanno accumulando cadaveri di ucraini uccisi in un supermercato: lo afferma su Telegram Petro Andriushenko, consigliere del sindaco, citato da Ukrinform. "Nei locali del Schyryi Kum supermarket sul viale Svobody, i russi hanno creato una discarica di corpi dei caduti ucraini riemersi dalle tombe quando hanno cercato di aggiustare le condotte d'acqua e anche cadaveri esumati. Li stanno accumulando come se fossero immondizia", scrive Andriushenko, postando anche una foto diffusa dal canale Telegram “Mariupol Now”, a testimonianza di quanto descrive.

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30.150 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 30.150 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 95 giorni di conflitto si registrano anche 207 caccia, 174 elicotteri e 504 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.338 carri armati russi, 631 pezzi di artiglieria, 3.270 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 116 missili da crociera e 13 navi.

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“Distrutto oltre il 30% dei carri armati russi”

Le forze ucraine hanno distrutto oltre il 30% dei moderni carri armati russi dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso: lo ha detto il consigliere del ministro dell'interno ucraino, Viktor Andrusiv, nel corso di un'intervista a Canale 24. "Prima della guerra contro l'Ucraina, la Russia aveva circa 3mila carri armati moderni e oltre il 30% di essi è stato distrutto dai nostri difensori in tre mesi di guerra. Tra sei mesi questa cifra potrà solo aumentare", ha detto Andrusiv confermando che Mosca è stata costretta a rimettere in servizio i vecchi carri armati di progettazione sovietica T-62, risalenti agli anni '70.

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Kiev, ucciso comandante battaglione aereo russo

Le forze armate ucraine affermano di aver eliminato il comandante di un battaglione d'assalto aereo russo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. Lo riporta l'agenzia di stampa Ukrinform.

(Unioneonline)

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