Nuova ondata di licenziamenti a Twitter.

Secondo quanto riportano le indiscrezioni di alcuni giornali americani, almeno 200 dipendenti, circa il 10% del totale dell’attuale forza lavoro dell'azienda, sarebbero stati licenziati nel weekend.

I tagli hanno colpito figure diverse: product manager, data scientist e ingegneri che lavoravano al machine learning e all'affidabilità del sito.

Si tratta dell'ennesimo taglio di personale sotto il nuovo proprietario Elon Musk, che ha rivoluzionato la gestione della piattaforma: oltre alla riduzione dei costi, il suo piano prevede il rilascio di nuove funzionalità e la modifica delle politiche di moderazione dei contenuti. All'inizio di novembre, i licenziamenti avevano colpito circa 3.700 dipendenti. 

I licenziamenti di Twitter si inseriscono nella crisi generale delle big tech americane, in fase di ristrutturazione a causa del rallentamento della crescita. Alphabet, la società madre di Google, prevede il taglio di circa 12mila di posti di lavoro, Microsoft ne ha annunciati 10mila, Amazon 18mila, mentre la società madre di Facebook, Meta, un ridimensionamento di circa 11mila posti.

(Unioneonline/F)

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