L'Fbi è a caccia della "talpa" che dall'interno dell'intelligence avrebbe diffuso tramite Wikileaks i segreti della Cia, in particolare quelli relativi al programma di "spionaggio di massa" attraverso televisori e i cellulari.

E mentre la Casa Bianca non commenta lo scandalo che ieri ha fatto il giro del mondo, molte testate americane cominciano a sospettare che la fuga di notizie sia un'altra tappa della guerra tra Stati Uniti e Russia, dopo la pubblicazione delle mail di Hillary Clinton e i sospetti di un coinvolgimento di Mosca nelle elezioni Usa.

"Ci sono molte prove dei legami tra Assange e la Russia - ha detto Susan Hennessey, ex avvocato della Nsa - Il coinvolgimento di Wikileaks crea sospetto, per l'impegno a pubblicare materiale che danneggia gli interessi occidentali evitando invece materiale che possa colpire quelli russi".

LE AUTORITÀ USA APRONO UN'INDAGINE - Fbi e Cia hanno intanto aperto un'indagine penale sulla pubblicazione da parte di WikiLeaks di materiali interni dell'agenzia investigativa americana. Sotto la lente, il metodo in cui i documenti sono entrati in possesso di Wikileaks, se siano cioè stati fatti trapelare da un contractor o da un dipendente della stessa Cia, i cui agenti stanno anche cercando di scoprire se l'organizzazione di Assange sia in possesso di altri materiali non ancora pubblicati.

I documenti diffusi sinora, secondo i funzionari, sono in gran parte autentici, sebbene non sia ancora verificato se lo siano tutti o se le informazioni siano state alterate. Una delle maggiori preoccupazioni del governo federale, secondo i media Usa, è la pubblicazione di codici informatici su come le operazioni digitali vengono condotte, materiale che hacker potrebbero usare per compiere degli attacchi.

"COINVOLTI 007 INGLESI" - L'inchiesta ha travolto anche il Regno Unito: dietro il Cia-gate, scrive il Daily Mirror, ci sarebbe anche il coinvolgimento del MI5, il servizio segreto britannico. Secondo il tabloid, gli 007 inglesi avrebbero contribuito a rendere vulnerabili gli smart tv della Samsung.

APPLE: "LE NOSTRE FALLE GIA' SISTEMATE" - Intanto la società di Cupertino è intervenuta nella vicenda del Cia-gate con una nota ufficiale: "Molte delle vulnerabilità" emerse dalla diffusione da parte di Wikileaks di documenti riservati "sono state già sistemate nell'ultimo aggiornamento di iOS".

Sembra infatti che la Cia abbia sfruttato alcuni errori di programmazione del sistema.

"Siamo sempre al lavoro per identificare e risolvere qualsiasi vulnerabilità", si legge nel documento, "e consigliamo sempre ai nostri clienti di scaricare l'ultima versione del sistema operativo per essere certi di possedere gli aggiornamenti più recenti sulla sicurezza".

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