Ankara ha approvato la mozione che autorizza l'invio di militari turchi in Libia.

La richiesta era giunta direttamente dal premier libico Fayez al-Serraj e obiettivo, come sostenuto dal partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'Akp, è quello di rafforzare la presenza militare per fermare l'avanzata dell'autoproclamato esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar, impegnato da aprile in un'offensiva per prendere il controllo di Tripoli.

La comunità internazionale ritiene che l'accordo tra Serraj e la Turchia sia una violazione dell'embargo ONU sulla vendita delle armi alla Libia. In molti temono anche che possa provocare una reazione ancora più violenta da parte di Haftar.

Al momento non è ancora chiaro quanti soldati schiererà la Turchia. Si parla di circa cinquemila uomini, schierati per almeno un anno.

Pronta la reazione del generale Haftar, che per voce di un alto ufficiale ha affermato che l'Esercito nazionale libico "non permetterà la presenza di qualsiasi forza turca ostile sul territorio libico. Aggiungendo: "Siamo pronti a combattere".

(Unioneonline/v.l.)
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